Sport&Sociale – La good news che arriva dalla Lega serie B
Si chiama “How to
stop the match fixing” ed è un progetto finanziato dalla Comunità
europea, dall‘EPFL (l’associazione che riunisce tutte le leghe
europee) e organizzato da Trasparency Agency, agenzia specializzata
nell’etica sportiva, che ha come obiettivo debellare il fenomeno delle partite
truccate insieme alle federazioni e alle leghe nazionali. Il progetto si
svolge simultaneamente in sei nazioni: Inghilterra (in collaborazione con la
Football league), Germania (Bundesliga), Italia (Lega Serie B), quindi
Grecia, Portogallo e Lituania. La Lega Serie B (guidata dal presidente
Andrea Abodi e dal DG Paolo Bedin) è stata scelta anche grazie al progetto di inviare, durante
la scorsa stagione, un legale fra le 22 società per spiegare i rischi del
calcioscommesse. E’ un primo passo per creare una cultura della legalità e
far conoscere agli addetti ai lavori, a partire dai calciatori e dirigenti
sportivi, i rischi legali che si corrono nel caso in cui si finisca nella rete
di un operatore malavitoso. D’altronde, al di là di tutti i controlli che le
forze dell’ordine possono mettere in campo per contrastare il fenomeno, è bene
ricordare, che se non ci fossero calciatori “scorretti”, il match-fixing
crollerebbe in pochi giorni come un castello di carte. Per truccare una partita
infatti bisogna convincere (con le buone o con le cattive) almeno un portiere,
uno/due difensori e lo stesso in attacco, meglio poi se questo schema sia
sposato anche dalla squadra rivale.
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