Sportivi e politici dei diversi schieramenti (tra questi l’assessore allo sport della Provincia di Roma, Patrizia Prestipino), già da alcune settimane, hanno acceso i riflettori su questa azione incresciosa che le autorità ucraine stanno portando avanti nelle città sedi di gara, dove da sempre vivono branchi di cani randagi. L’organizzazione locale di Euro2012 ritiene che per ragioni di mera immagine, sia più giusto sopprimere con la forza questi cani (vivono liberamente e non hanno mai creato problemi alla cittadinanza locale). Gli ucraini si attendono migliaia di turisti e non intendono mostrare una immagine di presunto degrado, per la presenza tra l’altro di molti network internazionali. Chiaramente questa operazione è una vera strage di massa di animali che non hanno alcuna colpa se non quella di vivere nelle città che ospiteranno le partite dell’Europeo polacco/ucraino. 

Anche l’agenzia Sporteconomy ritiene completamente sbagliata la scelta delle autorità locali e chiede ai massimi organismi dell’Uefa di intervenire per bloccare l’atrocità compiuta nei confronti di questi animali inermi. 

Bella operazione umanitaria di Stefano Sorrentino, portiere del Chievo Verona, che, nelle fasi preliminari alla gara con la Roma, nello spogliatoio casalingo ha mostrato, in diretta, un cartello per protestare e alzare l’attenzione del grande pubblico sul massacro di cani che si sta perpretando in Ucraina in vista dell’Europeo di calcio (in programma dall’8 giugno al 1° luglio prossimi).