olo brutte notizie dal quartier generale della Roma, dove oggi è pervenuta la notizia che la Soprintendenza e i Beni Culturali hanno bocciato il progetto per la realizzazione dell’impianto che, secondo i piani di Rosella Sensi & Co., sarebbe dovuto sorgere sui terreni della Massimina. I motivi sono essenzialmente due: Inanzitutto le cubature, ossia l’indice del cemento correlato alla struttura del stadio ‘Franco Sensi’ che non risulta essere conforme ai vincoli paesaggistici a cui l’area è soggetta. Una simile sproporzione di costruzioni, dove oggi c’è solo verde e terreni accatastati come ‘agricoli’, comporterebbe una variante al piano regolatore di assoluta rilevanza e senza il via libera dei Beni Culturali, l’iter in Consiglio comunale sarebbe impossibile da recuperare. Il secondo motivo, che destinerebbe la pratica ad un divieto categorico, è che, a distanza di 700 metri in linea d’aria, è stata rinvenuta, in un recente tentativo di edificazione (poi ovviamente bloccato), una necropoli. Si tratterebbe di un ritrovamento imponente e di notevole importanza che, stando alle mappe in possesso degli archeologi, avrebbe piena espansione anche sui terreni dove avrebbe dovuto sorgere il nuovo stadio. Ora il Comune dovrà rispedire tutti gli incartamenti alla Roma che dovrà pensare a diverse soluzioni. Il ‘piano B’ potrebbe essere uno Stadio con meno cubature, con l’ipotesi, per certi versi affascinante, di inglobare e far convivere archeologia e impianti. Altra soluzione, forse più complicata della prima, sarebbe quella di trovare una nuova area disponibile. Il tutto tenendo presente il commissariamento della Regione, che comèporterà un allungamento dei tempi di ogni azione, almeno sino alla prossima estate, quando si sarà insediata la nuova Giunta alla Pisana.
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