Stadi – Il nuovo stadio del Siena calcio pronto per il 2019
“A Siena più che al 2016 guardiamo al 2019 anno per il quale ci siamo candidati ad essere capitale europea della cultura. Lo stadio nuovo di Siena sarà fatto e sarà una delle migliori strutture italiane”. Il sindaco Maurizio Cenni crede nel progetto, un impianto di circa ventimila posti da vivere tutta la settimana ed a basso impatto ambientale che non guasta.
Sindaco un progetto impegnativo che però vi esclude dall’ipotesi di ospitare gli eventuali Europei del 2016…
Siamo dell’idea che se davvero vogliamo vincere una sfida è bene dare il massimo per questo portare avanti due candidature così difficili ed ambite è controproducente. Ed è per questo che più che al 2016 guardiamo al 2019 anno per il quale ci siamo candidati ad essere capitale europea della Cultura. Sapremo sfruttare al meglio il nuovo stadio e tutto ciò che questo porterà alla città di nuovo in termini di spazi e strutture nel nostro anno di primato culturale europeo.
C’è il progetto. A quando la prima partita?
Un progetto così grande ed articolato non ci permette di fare pronostici a così lungo termine, anche perché come amministrazione abbiamo imparato a fare i conti con il Patto di stabilità che ci impone il governo e di anno in anno siamo costretti a considerare con attenzione le opere e le strutture da mettere in cantiere. L’anno prossimo inizieremo ad acquisire i terreni. Nel frattempo stiamo cercando una partnership privata, in modo tale da non sostenere totalmente noi le spese e condividere i limiti imposti dal budget. Comunque siamo sempre stati ottimisti, lo stadio nuovo di Siena sarà fatto e sarà una delle migliori strutture italiane, come il bel progetto già ci mostra.
Il Franchi è al centro della città. Dove sorgerà il nuovo impianto?
Il nuovo stadio va visto come una vera e propria Cittadella dello Sport che prevede la riqualificazione della zona di Isola d’Arbia, a sud della città, attraverso la creazione del nuovo stadio e del nuovo palazzetto dello sport. Nel centro invece, nella valle del Rastrello dove ancora sorge il Montepaschi Arena – Artemio Franchi, nascerà il parco urbano che interesserà una zona molto vasta e strategica che si sviluppa a partire dall’area dell’ex Tiro a Segno, al di là di Strada di Pescaia, interessando anche l’area dell’ex Sita, la Fortezza Medicea e l’area esterna alla stessa, la conca del Rastrello fino a comprendere Piazza Matteotti.
E al posto del vecchio Artemio Franchi?
Dove adesso c’è lo stadio sorgerà un ampio spazio verde che ospiterà tre edifici, primo tra tutti l’auditorium della città. Ma anche la scuola comunale, che accoglierà quella attualmente presente all’interno della Fortezza, e un edificio con destinazioni “commerciali”, o meglio di esercizi pubblici, essendo possibili terrazze panoramiche che si affacciano sullo skyline. Nell’occasione sarà sistemata la zona destinata ad accogliere una parte del mercato settimanale delle merci del mercoledì.
Come giudica la legge sugli stadi?
Se si fa riferimento agli indirizzi che il governo ha dato in vista della possibile candidatura per gli europei del 2016 non me la sento di commentare, visto che ancora si tratta di linee guida, tutte cose che per altro quando realizzeremo il nuovo stadio cercheremo di fare nostre.
Nuovi stadi spesso vale a dire nuovi quartieri. Quanto è alto il pericolo di speculazioni edilizie e come evitarle?
Prima di tutto a Siena “nuovo stadio” significherà, come ho detto, Cittadella dello Sport e poi Città dell’Arbia, l’idea infatti è quella di creare una continuità urbanistica e di servizi tra le frazioni che sorgono attorno al fiume Arbia, dove verrà a trovarsi lo stadio. Per fare questo abbiamo già approvato un Piano Complesso d’intervento, proprio per evitare una crescita urbanistica fuori controllo. Lo stadio poi sarà nascosto tra due colline in un avvallamento naturale nel massimo rispetto del panorama e dell’ambiente. Si tratta di un impianto da 20 mila posti e omologato Uefa. Nell’area è anche prevista la realizzazione di una struttura natatoria coperta, che naturalmente dovrà essere idonea all’utilizzo da parte dei portatori di handicap.
fonte: ANCI
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