Stadi – L’idea di Cellino per il nuovo stadio del Cagliari
Continua a rimanere piena di ombre la vicenda relativa a quello che
dovrebbe essere il nuovo stadio del Cagliari. Il futuro “Santa
Caterina” di Elmas, dove Cellino aveva annunciato di voler edificare
l’impianto del futuro rossoblù entro Natale 2011, sembra essere caduto
nell’ombra e nel silenzio. Il tutto dopo che le pratiche burocratiche
avevano subito un’accelerazione due mesi fa, quando il presidente aveva
addirittura parlato di “Cagliari pronto ad anticipare la Juventus
nell’inaugurazione del nuovo stadio”. E invece, da qualche settimana
non si sente più parlare del progetto, con Cellino che non riesce a
capacitarsi del perchè le carte si siano incagliatae in qualche
ingranaggio burocratico. Un silenzio che fa paura al patron e, un pò,
anche ai tifosi. Che temono il solito “tanto rumore per nulla”, già
conosciuto allorchè si parlò di “Karalis Arena” sulle ceneri del S.Elia
da demolire.
E quel nodo pare si chiami Regione. A Elmas, infatti,
Cellino ha trovato ampie “praterie” per la sua idea, con assessori,
sindaco e consiglieri che hanno cercato in tutti i modi di agevolare
l’iter per edificare in zona aeroporto. Solo l’Enac ha provato a
mettere i bastoni tra le ruote, ma niente che possa preoccupare sulla
strada del “Santa Caterina”. La Regione, invece, presenta qualche
tornante in più da superare. A qualcuno, come sostiene anche il
Corriere dello Sport nell’edizione odierna, il progetto come tale da
fastidio. Non si vuole un soggetto commercialmente rivale in un settore
in crisi nell’Isola, e si darebbe l’ok solo a patto di qualche modifica
sulla destinazione delle attività di contorno. Le parole di Cappellacci
sembrano rassicurare il Cagliari Calcio, ma occhio alle sorprese.
Intanto, si legge ancora sul Corsport, Cellino è soddisfatto delle
risposte positive dal comune di Elmas, tanto che “non vuole rovinare
con una delle sue proverbiali eruzioni quanto ottenuto nelle trattative
con l’amministrazione comunale”. Sta alla finestra, insomma, ma rimane
preoccupato come ha ribadito in una delle ultime interviste. Nove mesi
dall’avvio al cantiere. E’ il tempo necessario per costruire lo stadio:
24 mila posti, campo a circa 7 metri dai tifosi (non separati da
barriere o altro) e parcheggi raggiungibili senza assilli di traffico e
complicazioni varie (per questo, è implicata la viabilità dell’area
adiacente all’aeroporto).
E le spese? Cellino punta sugli introiti dei
diritti tv, che aumenterebbero qualora le tv avessero la possibilità di
trasmettere l’evento-partita del Cagliari da uno scenario più dignitoso
del derelitto S.Elia. Che ammortizzerebbero i costi di un’idea che
porterebbe benefici enormi al Cagliari Calcio e al suo presidente. Ma
anche, forse e potenzialmente, a un’Isola intera che soffoca sotto
problemi gravissimi come disoccupazione, crisi produttiva di tutti i
settori e mobilitazione generale di tutte le categorie sociali. Tutto
questo vale per accelerare la burocrazia e le risposte degli enti
pubblici?
Il presidente del Cagliari calcio spinge per lo sviluppo del progetto del nuovo stadio: la Keraklis Arena.
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