#Stopiracy: i numeri di un fenomeno criminale che sta distruggendo il valore del calcio
La Lega calcio è scesa in campo per contrastare il fenomeno della pirateria audiovisiva nel mondo dello sport. Dal 24 agosto in ogni campo della massima serie appariranno spot e messaggi pubblicitari con l’hashtag #stopiracy.
“Dobbiamo difendere il calcio da questo attacco criminale e far capire a chi utilizza i decoder illegali che sta compiendo un reato vero e proprio” – ha spiegato di recente Luigi De Siervo (AD Lega calcio Serie A – nella foto in primo piano), “continuando così si finirà per distruggere il calcio. Solo in Italia il danno stimato è di oltre un miliardo all’anno, con 6.000 posti di lavoro a rischio”.La Lega di A ha fornito di recente alcuni dati che sintetizzano i rischi per l’industria-calcio nel 2018: – 578 milioni atti di pirateria informatica; – 38% di over 15 che ha praticato almeno un atto di pirateria; – 22 milioni di atti di pirateria per eventi sportivi live (+52% sul 2017); – 4,7 milioni le persone che hanno dichiarato di aver visto illegalmente contenuti sportivi live; – oltre il 60%degli eventi sportivi live piratati riguardano il calcio, con una conseguente perdita di oltre 5 milioni di fruizioni (+90% rispetto all’anno precedente); – 5 milioni di persone hanno utilizzato le IPTV per accedere illegalmente a contenuti audiovisivi come film, serie tv, sport e programmi di intrattenimento; – oltre un miliardo di mancato fatturato nei settori economici a causa della pirateria; – 455 milioni il danno stimato sull’economia italiana in termini di PIL; – 203 milioni la stima del mancato introito fiscale; – 5.900 posti di lavoro a rischio; – 51% dei pirati adulti ritiene che sia improbabile essere scoperto e ancor meno sanzionato.
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