Sul caso della Mezza Maratona di Trieste interviene Pagliara (FIDAL)
Dopo il caso della Mezza Maratona di Trieste, dove gli organizzatori locali hanno escluso tutti gli atleti africani (perché la loro presenza sarebbe oggetto di mercimonio e/o sfruttamento – seconda la tesi della società organizzatrice) è intervenuta la FIDAL nella persona del segretario generale, Fabio Pagliara. Queste le sue dichiarazioni su Facebook (nel frattempo il caso da locale è diventato nazionale e approderà in Parlamento nelle prossime ore alla riapertura delle camere).
“L’atletica, la corsa, il running uniscono, non può esistere da noi un tema del genere. Siamo una federazione che applica già uno ius soli molto avanzato, dove l’uguaglianza ed il rispetto sono la assoluta normalità; insieme a Città del Vaticano e Comune di Roma organizziamo il 22 settembre una corsa sulla integrazione e sui valori della pace. Non ci possono, né debbono esserci, (e siamo sicuri che non ci siano) né qualsiasi forma di razzismo, né di sfruttamento. Vigileremo con la massima attenzione. Senza politicizzare nulla, perché non facciamo politica, ma, appunto. Sport. Verificheremo i fatti e le motivazioni. Serenamente. Difendendo i valori dello sport, sperando che non ci siano, da nessuna parte, strumentalizzazioni”. – ha dichiarato Fabio Pagliara (FIDAL) – nella foto in primo piano.
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