La partita che immobilizza gli States raggiunge meno persone di una finale di Coppa del Mondo, di Champions League e dei Giochi Olimpici, eppure, secondo uno studio del Research Institute dell’Arizona State University, è l’unico evento capace di generare un impatto economico totale a 9 zeri.

(di Davide Pollastri) – Il Super Bowl, l’evento finale della National Football League (NFL), nel 2023, a Phoenix, Arizona, ha prodotto un totale di 1,3 miliardi di dollari (1.206.104.900 Euro).

Il raggiungimento di questo risultato è stato favorito dalla presenza di numerosi eventi collaterali, i quali hanno attirato oltre 300.000 persone e generato un impatto economico di 720 milioni di dollari (667.996.560 Euro) sul PIL dello stato.

Il turismo ha contribuito con 221 milioni di dollari (205.037.833 Euro), di cui 91 milioni (84.427.343 Euro) nel settore alberghiero, registrando un aumento del 184% rispetto all’anno precedente senza l’evento.

Il mercato pubblicitario ha visto un movimento di 578 milioni di dollari (536.252.794 Euro) nel 2023, grazie agli spot da 30 secondi che hanno raggiunto il costo record di 7 milioni di dollari (6.494.411 Euro) ciascuno.

I ricavi dei biglietti hanno raggiunto valori senza precedenti, con un costo medio di circa 10.000 dollari (9.277,73 Euro) per tagliando.

Lo spettacolo dell’intervallo, sponsorizzato da Apple Music, ha attirato investimenti per 50 milioni di dollari (46.388.650 Euro).

Infine, la spesa degli americani per guardare la partita ha raggiunto la cifra strabiliante di 17 miliardi di dollari (15.772.141.000 Euro), con una media di 85 dollari (78,861 Euro) per famiglia e un consumo di 1,4 miliardi di ali di pollo e 12,5 milioni di pizze.

Questi sono i numeri che ci dimostrano quanto il Super Bowl sia un catalizzatore economico unico nel suo genere al mondo.