SUPER BOWL LIV: I NUMERI DELL’EVENTO SPORTIVO PIU’ SEGUITO AL MONDO
(di Marco Casalone) – Si disputerà nella notte tra domenica 2 e lunedì 3 febbraio (00.30 orario italiano) la 54esima edizione del “Super Bowl”, la finale del campionato della National Football League (NFL) che vedrà opposti sul prato dell’Hard Rock Stadium di Miami i campioni della National Football Conference, i San Francisco 49ers, a quelli dell’American Football Conference, i Kansas City Chiefs.
Un evento che, col passare degli anni, ha acquisito sempre maggiore popolarità fino a diventare il più ricco al mondo (davanti ai Giochi Olimpici estivi ed invernali ed alla Coppa del Mondo di Calcio) e che ha saputo approfittare delle fortune di una lega che produce ricavi come nessun’altra: è infatti di 2,5 miliardi di dollari il valore medio di ogni franchigia, con oltre 100 milioni di profitti operativi medi.
Non deve dunque stupire che domenica notte scendano in campo circa 400 milioni di dollari in stipendi: ammonta infatti a 188 milioni il salario complessivo dei San Francisco 49ers (che hanno nel quarterback Jimmy Garoppolo il giocatore più pagato con 26,6 milioni di dollari), mentre il totale degli stipendi dei Kansas City Chiefs arriva addirittura a sfiorare i 200 milioni (con il defensive end Frank Clark a guidare la classifica dei guadagni con 22,7 milioni di dollari a stagione).
Numeri che fanno impallidire il montepremi totale del Super Bowl: un totale di poco superiore agli 8 milioni di dollari, con i giocatori della squadra vincente che guadagneranno circa 100.000 dollari a testa, il doppio di quanto previsto per gli sconfitti.
Il caro biglietti, le dirette tv e l’halftime show
Il giro d’affari del Super Bowl non si ferma però alle squadre: è stato calcolato che per essere presenti sulle tribune dell’Hard Rock Stadium di Miami (impianto da 65.000 spettatori, inaugurato nel 1987 e costato all’epoca 115 milioni di dollari) i tifosi delle due squadre spenderanno in media 6.500 dollari a testa tra prezzo del biglietto (i più economici sui siti specializzati StubHub e SeatGeek oscillano tra i 4.500 e i 5.500 dollari), viaggio e alloggio.
Una cifra decisamente elevata ma ancora contenuta se si prendono in considerazione i pacchetti all-inclusive, 60.000 dollari per un box privato per due persone situato sulla linea delle 35 yards ed accesso al campo nel post partita incluso, o le suite hospitality per i grandi gruppi da oltre 400.00 dollari l’una.
La maggior parte degli appassionati sarà però collegata in diretta TV: è prevista un’audience di almeno 110 milioni spettatori negli Stati Uniti e di circa 50 milioni nel resto del mondo, con 180 paesi collegati (in Italia il match sarà trasmesso in diretta streaming su DAZN ed in chiaro dalle reti Mediaset su Canale 20).
La maggior parte degli appassionati sarà però collegata in diretta TV: è prevista un’audience di almeno 110 milioni spettatori negli Stati Uniti e di circa 50 milioni nel resto del mondo, con 180 paesi collegati (in Italia il match sarà trasmesso in diretta streaming su DAZN ed in chiaro dalle reti Mediaset su Canale 20).
Un evento globale che richiama interesse non solo dal lato puramente sportivo ma anche da quello dello spettacolo, in particolare per l’attesissimo halftime show, l’esibizione canora dell’intervallo che nel corso degli anni ha visto avvicendarsi sul palco del Super Bowl artisti del calibro di Gloria Estefan, Michael Jackson, Paul McCartney, U2, Rolling Stones, Bruce Springsteen, Katy Perry e Lady Gaga, fino ad arrivare ai Maroon 5, headliner dell’ultima edizione: quest’anno saranno invece le regine del pop Jennifer Lopez e Shakira le protagoniste principali dello spettacolo, della durata di mezz’ora e che promette per l’ennesima volta di richiamare ancora più spettatori rispetto alla partita.
Le pubblicità in tv: dai marchi più famosi alle presidenziali USA 2020
Proprio l’immensa portata del Super Bowl ha spinto i grandi brand mondiali a promuovere i propri prodotti durante il match, acquistando a suon di milioni spot anche di breve durata (ad esempio, per trasmettere un filmato di 30 secondi le aziende hanno dovuto versare 5,6 milioni di dollari); nonostante ciò la FOX (la rete che trasmetterà in diretta la sfida negli Stati Uniti), ha annunciato già nel mese di novembre di aver venduto tutti gli spazi pubblicitari disponibili.
Tra i tanti marchi, spicca la presenza di alcuni tra i più conosciuti dal grande pubblico come Amazon Prime Video, il gruppo Volkswagen (presente con le sue case più importanti, Audi e Porsche), Coca-Cola (che ritorna dopo l’assenza del 2019 con uno spot di 60 secondi), Facebook, Hyundai (alla 12esima apparizione nelle ultime 13 edizioni), Kia, Microsoft, Pringles, Toyota e Turkish Airlines; non mancheranno neppure le più importanti case cinematografiche che, come da tradizione, trasmetteranno per la prima volta i trailer dei film più attesi dell’anno (nel 2019 ad esempio la Disney riscosse un enorme successo con il promo del fantasy movie Avengers: Endgame).
Infine, per la prima volta nella storia, tutti i telespettatori americani assisteranno agli spot elettorali di due candidati alle elezioni presidenziali del prossimo mese di novembre: infatti, sia il candidato alle elezioni primarie del partito democratico (ed ex sindaco di New York) Michael Bloomberg che il Presidente uscente Donald Trump hanno acquistato 60 secondi di spazio pubblicitario nazionale: l’unico precedente, ma di portata decisamente più limitata, risale al 2008, quando il futuro Presidente Barack Obama aveva trasmesso un filmato promozionale di 30 secondi visibile però in soli 24 stati della federazione.
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