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SUPER LEGA: CEFERIN RINCARA LA DOSE, SCAGLIANDOSI CONTRO AGNELLI & CO.

(di Leonardo Zermo) – Tra la nascita della Super Lega, la nuova formula della Champions League e la guerra senza esclusioni di colpi tra i dodici club membri fondatori e la UEFA, la partita a scacchi è appena cominciata: Aleksander Ceferin (presidente UEFA) non ha assolutamente intenzione di tirarsi indietro, è pronto alla battaglia.
Il mondo del calcio è in subbuglio, la creazione della Superlega ha scatenato una bufera e sono già iniziati gli scontri tra le dodici società fondatrici e la UEFA, pronta a severe punizioni e anche azioni legali. In prima linea c’è senza dubbio Alexander Ceferin, numero uno della Union of European Football Associations. Quest’ultimo, infatti, ha subito preso posizione, dichiarando apertamente guerra ai membri dell’European Super League.
Queste le sue parole, pronunciate nel pomeriggio: “Il nostro impegno è di proteggere il calcio. Le squadre entreranno nelle competizioni per merito e non per volere di pochi avidi. È uno sputo a chi ama il calcio, non lasceremo che ce lo portino via. La Uefa non è solo una questione di soldi, la Super Lega sì, di una dozzina, una sporca dozzina mi verrebbe da dire”. Sulle possibili sanzioni ha detto: “Chi parteciperà e giocherà nella Superlega non potrà rappresentare la propria Nazione. Il prima possibile dobbiamo sospendere tutti e 12 i club dalle nostre competizioni. Un’eventuale esclusione dai campionati nazionali spetta alle istituzioni locali, siamo in stretto contatto con loro”.
 Secondo il massimo dirigente UEFA la Champions può sopravvivere senza le 12 squadre che hanno fondato la Super Lega: “In Europa ci sono molti buoni club. La faremo con o senza di loro”. Il presidente UEFA, però, sarebbe pronto a riaccogliere i club secessionisti: “Non ho detto che saranno banditi dal calcio europeo per sempre, ma che il loro modo di agire è stato sbagliato. Non voglio che i club tornino in ginocchio, voglio che mostrino rispetto. Se vogliono tornare però saranno benvenuti in questo progetto fantastico, quello della Champions. Posso capire che alcuni club abbiano firmato perché ci sono state pressioni. A loro dico però che c’è ancora tempo per tornare indietro”. Infine Ceferin ha commentato senza filtri il comportamento di Agnelli e gli altri ideatori del progetto: “Non parlerò molto di Andrea Agnelli, ma probabilmente è la mia più grande delusione. Ho parlato con lui sabato, mi ha detto che erano solo voci, poi ha spento il telefono. Woodward, Agnelli, Gazidis avevano sostenuto all’unanimità la riforma. Non so se devo dire davvero cosa penso di loro”.
Nel frattempo il grido d’aiuto di Ceferin è stato amplificato da altri appelli di figure illustri. Il presidente del Consiglio dei Ministri italiano Mario Draghi ha dichiarato: “Siamo con Fifa e Uefa per preservare merito e campionati”. Il principe d’Inghilterra William, invece, ha dichiarato: “Condivido le preoccupazioni dei fan sulla proposta della SuperLeague e sui danni che rischia di causare al gioco che amiamo”. Infine nel mondo del calcio anche giocatori – come Bruno Fernandes e Cancelo -, allenatori – come Klopp e Mourinho -, presidenti – per esempio Cairo – e altre società – tra cui il Leeds – hanno condannato l’iniziativa della Superlega.
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Redazione

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