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Super Lega: The Guardian svela un documento riservato
(di Leonardo Zermo) – Il quotidiano britannico The Guardian rivela un documento non pubblicato della Superlega che motiverebbe la rottura voluta dai dodici club firmatari della fondazione.
I giornalisti di The Guardian avrebbero estrapolato un inedito documento della Superlega dal codice nascosto del sito ufficiale, il quale “giustificherebbe” la scissione di Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Tottenham, Atletico Madrid, Barcellona, Real Madrid, Inter, Juventus e Milan in una Superlega tutta nuova.
Questo documento rivelerebbe che la separazione attuate offre “un sostenibile e competitivo miglioramento dell’intera piramide calcistica”, continuando con le motivazioni di questo trambusto: “Il valore dei diritti tv è stagnante o addirittura in declino. L’indebolimento del sistema calcio va avanti da anni, il Covid-19 lo ha esasperato. Non agire non è un’opzione”. In questo documento sarebbero contenute anche le linee guida per il futuro. Innanzitutto la Superlega intende andare incontro ai fan: “Il nostro obiettivo è di consegnare ai tifosi il miglior calcio possibile”.
La nuova lega precisa anche che punta a migliorare tutto il mondo del calcio con “reinvestimenti nella piramide del calcio con continui e sostanziali pagamenti di solidarietà tre volte maggiori di quelli che incassano i campionati europei”. Le competizioni nazionali continueranno: “La nuova Superlega è stata disegnata attorno al principio di mantenere forti e vibranti i campionati nazionali, continuando a competere ogni weekend i patria”. Sottolineando che la Superlega vuole migliorare il sistema calcistico: “La struttura della Superlega è disegnata per permetterci rapidamente di migliorare la competizione”. Infine il file nascosto concluderebbe: “È un nuovo format che sostiene lo spettacolo, la passione e l’imprevedibilità dello sport. Crediamo che sarà il torneo più dinamico e competitivo del mondo. Daremo ai fan ciò che meritano”.
Mentre la Superlega prende piede, nonostante le giustificazioni, la FIFA e la UEFA non fanno nessun passo indietro. Gianni Infantino, presidente della FIFA, ha dichiarato: “Siamo contro la Superlega. Pagheranno le conseguenze”. Insieme a loro contrastano l’European Super League i politici di Inghilterra, Francia e Italia, Johnson, Macron e Salvini, ma anche gli attori protagonisti del calcio, come Rumenigge – presidente del Bayern Monaco – e Gosens – giocatore dell’Atalanta -.
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