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Supercoppa in Arabia. Scoppia una nuova grana che tocca il fronte dei diritti Tv

Lettera alla Lega calcio serie A del network mondiale BeIn che lancia l’allarme. 

“L’Arabia Saudita sta supportando attivamente la piaga della pirateria nel mondo dello sport e dello spettacolo da oltre 18 mesi, cosa che sta minando le prospettive commerciali a lungo termine della Serie A e i proprietari dei diritti in tutto il mondo”. A pochi giorni dalla finale della Supercoppa italiana di calcio (a Gedda il prossimo 16 gennaio, nda) nuove nuvole si addensano sull’evento che ha suscitato polemiche e malumore nelle ultime settimane: a lanciare l’accusa, molto grave, è  Al Obaidly, Ceo di BeIn Media Group (un network globale di canali sportivi), che ha inviato una lettera al neo Ad della Lega calcio serie A, Luigi De Siervo lamentandosi della sede scelta per ospitare la prossima sfida tra Juventus e Milan e chiedendo un’inversione di marcia repentina.

“Il signor Miccichè nelle sue recenti dichiarazioni ha detto che la partita a Jeddah promuoverà il Made in Italy e i suoi valori – prosegue nella lettera Al Obaidly – , in realtà servirà semplicemente come promozione del rubato in Arabia Saudita e come sostegno alla quotidiana infrazione delle norme internazionali e delle regole di legge. Tra tutti i Paesi nel mondo che avreste potuto scegliere per ospitare la vostra partita, avete deciso proprio per quello che sta supportando il furto dei vostri contenuti su scala industriale e che è sotto investigazione da parte della World Trade Organization (Organizzazione mondiale del commercio) per tali accuse. E la cosa probabilmente più allarmante di tutte è che ne siete perfettamente consapevoli”.

La regione del MENA, spiega BeIn, rappresenta uno dei mercati più importanti e in rapidissima crescita del mondo nell’ambito di sport e intrattenimento live, e se il tentativo dell’Arabia Saudita di minare le regole della legge arriverà a buon fine danneggerà fatalmente una delle più importanti fonti di entrate della Serie A. Per questo si chiedono a Lega di Serie A alcune azioni immediate:  unirsi all’azione legale collettiva in Arabia Saudita che sta per essere promossa dalla FIFA e da AFC in relazione al servizio di beoutQ e dell’attuale infrazione dei loro diritti media,  rilasciare una dichiarazione pubblica sulla partita di Supercoppa, nello specifico chiedendo alle autorità dell’Arabia Saudita di prendere immediatamente provvedimenti per interrompere la devastante operazione di pirateria di beoutQ, riconsiderare ancora una volta se sia appropriato procedere con l’incontro di Supercoppa a Jeddah, quando sono disponibili altre opzioni perfino in questa fase così avanzata. “Usiamo le stesse parole del signor Micciché – conclude la lettera al Ceo De Siervo -: vi imploro di fare quello che è giusto e unirvi alla battaglia della comunità sportiva internazionale contro la pirateria di beoutQ”.

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