Le 10 domande che vorremmo fare sul closing AC Milan a Yonghong Li
Il closing della cordata cinese non trova la parola “fine”, sia in un senso che nell’altro. Mentre arrivano rumour di un interesse più o meno forte di Renzo Rosso (storico fan rossonero e sponsor del club con il marchio Diesel) o dell’idea di Adriano Galliani di costituire, lui per primo,
Vulpis (Sporteconomy): Closing AC Milan? Ad oggi la vera notizia è se l’intera operazione dei cinesi andasse in porto
Il direttore di SportEconomy, Marcel Vulpis, è stato intervistato in esclusiva dal portale Diario Rossonero: “Tutti i rallentamenti registrati finora in questa raccolta fondi da parte cinese non rappresentano un fatto positivo. Sono ormai troppi mesi che questa storia del closing non trova fine. Quello che manca è innanzitutto l’aspetto della
Idea Galliani per il Milan. Lo rivela “QS” dando per morta la trattativa con i cinesi
Prima Renzo Rosso, patron di Diesel (sponsor tecnico del Milan), poi il nome di Adriano Galliani, da sempre legato da rapporti di amicizia con l’imprenditore del casualwear giovanile. Secondo “QS” (Quotidiano Sportivo) sarebbe più di un rumour, per esempio, la possibilità che lo stesso AC Milan possa essere acquistato da
Closing AC Milan: mancano i soldi della 3a caparra, ma soprattutto la trasparenza
(di Marcel Vulpis) – Ancora problemi, incertezze e poca trasparenza da parte della cordata cinese, che intende acquisire il 99.93% del gruppo AC Milan. Yonghong Li (il fondatore di SES) ha fatto slittare l’arrivo, nelle casse di Fininvest (holding del Biscione), della terza caparra da 100 milioni di euro attesa
Ghedini in Procura mette le mani avanti sulla tracciabilità del denaro del closing AC Milan
Niccolò Ghedini, avvocato “storico” di Silvio Berlusconi (patron del gruppo AC Milan) ha presentato, nelle ultime ore, alla procura di Milano, un fascicolo con tutti i documenti della trattativa tra Fininvest e Sino-Europe Sports, di nome “Lecita provenienza di capitali”. Una pratica di trasparenza e antiriciclaggio, secondo quanto riporta il
Closing AC Milan: i cinesi confermano arrivo terza caparra da 100 milioni di euro
E’ atteso, tra oggi e domani mattina, l’arrivo del bonifico a copertura della terza caparra da 100 milioni di euro da parte dei cinesi nei confronti di Fininvest per l’acquisizione del 99,93% delle azioni del gruppo AC Milan. A garanzia di solidità dei potenziali acquirenti, ma anche condizione primaria per
Idea Cairo (patron Torino FC) per unire il centro-destra alle politiche 2018. Lo lancia Silvio Berlusconi, capo di FI e presidente del Milan
Pubblichiamo un interessante intervento apparso sulle pagine web di Affaritaliani.it sul presente/futuro (eventualmente) dell’imprenditore piemontese Urbano Cairo, già patron del Torino FC, del network tv La7 e da pochi mesi del “Corsera”. Per Luigi Bisignani tra i lobbisti più influenti della politica italiana Cairo potrebbe essere il nome “forte” scelto per
Milan “coatto” allo Juventus stadium nel post gara
Giocatori rossoneri in transagonismo anche dopo il match (perso) con la Juventus. Danni allo spogliatoio per le squadre ospiti allo Stadium: alcuni giocatori del Milan – secondo fonti vicine alla Juventus – avrebbero sfogato ieri sera la loro rabbia per la sconfitta su rigore al 97° (segnato poi dall’argentino Dybala)
Closing AC Milan: Fininvest scende in campo per scoprire le carte dei cinesi
Ultimatum ai cinesi di Sino Europe Sport Investments (SESI) da parte della holding del Biscione, che attende di incassare la terza caparra da 100 milioni di euro entro le prossime 48 ore (anche se c’è un’altra scuola di pensiero che porta a poter prolungare la scadenza fino a metà della
Closing AC Milan: altri 100 mln dai cinesi entro il prossimo 10 marzo?
Si torna a parlare del closing del Milan. Il presidente Silvio Berlusconi (gruppo AC Milan) ha rassicurato la tifoseria rossonera in una recente intervista rilasciata a “Il Tempo”. Secondo Marcel Vulpis, direttore di questa agenzia giornalistica, il problema di fondo è rappresentato proprio dalla caratteristica del consorzio cinese: “Stiamo parlando