Diritti tv – Infront: Colpevoli di voler fare business. Trattati come la Spectre
(di Marcel Vulpis) A leggere le “Cronache di Narnia“, apparse sui principali giornali generalisti, oltre che politici (come per esempio Il Fatto Quotidiano), emerge un’immagine del calcio, più da “Chicago anni ’30”, che da Terzo Millennio “illuminato”. La carnevalata di “Operazione Fuorigioco” Non c’è mai una “misura” in ogni cosa
Esclusiva: Paolo Marcheschi: Non chiudo la Lega Pro, anzi rilancio il sistema
(di Marcel Vulpis) – Domani, alle 14.30, si disputerà un’assemblea “storica” per la Lega Pro, che riunisce 54 società di calcio, ovvero quello che rimane di un movimento, che aveva sfiorato, fino a 10 anni fa, la cifra record di 100 club. Adesso appare decimata dai fallimenti e dal calcioscommesse.
Diritti tv come driver dello sport
“Diritti televisivi come driver dello sport”. E’ questo il titolo del corso che Htc Training, società di progettazione e formazione, realizza in collaborazione con Lega B il prossimo 10 dicembre a Roma. Un corso riconosciuto dall’Ordine dei giornalisti che permetterà ai frequentatori di acquisire 5 crediti formativi. Lo scenario è
Vulpis (Sporteconomy): La problematica nel caso dei diritti tv non è Infront
Ai microfoni del programma “CittàCeleste”, in onda sugli 88,100 di Elle Radio e su CittàCelesteTV (canale 669 del digitale terrestre), è intervenuto il direttore di Sporteconomy.it, Marcel Vulpis: “Dodici o tredici club sono in rosso, il sistema calcio italiano in media non sa fare impresa. Troppe perdite, costi gestionali ancora
Mediaset rispedisce al mittente le accuse sul caso diritti tv del calcio
“La società ed i suoi dirigenti hanno sempre operato nel pieno rispetto delle regole. Il processo di assegnazione dei diritti si è svolto seguendo alla lettera la legge Melandri ed è stato organizzato sotto la vigilanza delle diverse Autorità di settore, che prima hanno approvato le linee guida e i bandi