Tavecchio si difende: non ho nulla contro gli omosessuali e sono amico di Israele
Arriva una lunga nota di difesa personale da parte di Carlo Tavecchio, presidente della FIGC, tirato in ballo dal portale SoccerLife, che ha consegnato al Corsera un file audio, dove sono stralciate alcune frasi (su ebrei e omosessuali) del numero uno della Federcalcio. L’intervista è di metà giugno 2015 ed è singolare che diventi pubblica oltre 4 mesi dopo.
Per Tavecchio, per esempio, la prima cosa da chiarire è che non si tratterebbe di una intervista, ma di un momento di convivialità registrato a sua insaputa durante un incontro con il direttore di SoccerLife.
“Tengo a precisare che non si trattava di una intervista ma di un incontro personale chiesto da Massimiliano Giacomini (direttore del portale Soccerlife.it), che conosco da anni e che ho incontrato varie volte, e che la registrazione è avvenuta a mia insaputa, fenomeno deprecabile oggi purtroppo assai diffuso. Se si esamina la vicenda senza pregiudizi, è evidente la ritorsione nei miei confronti da persona alla quale ho negato dei contributi per la sua attività editoriale, e che, dopo il mio rifiuto, ha messo in atto nei confronti della Figc e della mia persona una serie di comportamenti dal contenuto denigratorio, dei quali ho interessato già i miei legali”.
“Avendo sentito l’audio risulta chiaro che è Giacomini a citare Eco sul tema degli ebrei, le mie parole sono chiare, ho ribadito i miei lunghi rapporti di stima personali e professionali – aggiunge -. Sono contento che ne ha dato atto, tra gli altri, anche l’Ambasciatore d’Israele in Italia, che ringrazio”. “Riguardo alle accuse di omofobia, queste non mi appartengono – sostiene il numero 1 Figc -. Anche qui l’audio è chiarissimo, dal momento che dico ‘io non ho niente contro gli omosessuali’ ed infatti non ho mai discriminato alcuno per questi motivi. Rispetto le scelte di tutti e non credo che nessuno possa essere criminalizzato per questo” – ha dichiarato Carlo Tavecchio – presidente FIGC
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