Tecnologia a supporto del Wanda Metropolitano di Madrid
Nel calcio moderno, in cui i club devono massimizzare gli introiti per aumentare fatturato e competitività, avere un impianto all’avanguardia è fondamentale. Un mix tra passato e presente, rappresentato perfettamente dal Wanda Metropolitano di Madrid: un gioiello di tecnologia a disposizione dei tifosi dell’Atletico.
Inaugurato il 16 settembre 2017, l’ex Estadio de la Peineta ha sostituito il Vicente Calderon come “casa” dei Colchoneros, diventando con 67mila spettatori il terzo stadio più grande di Spagna. Già il nome rappresenta l’incontro tra le esigenze di marketing e il rispetto della tradizione: Wanda è l’azionista cinese che, fino al 2018, ha detenuto il 20% delle quote del club, mentre Metropolitano è il nome dello stadio che ha ospitato i tifosi dell’Atletico fino al 1966.
Il nuovo “Metropolitano”, costato 310 milioni di euro, ha una capienza di circa 68mila spettatori, con gradinate sviluppate su tre anelli che avvolgono completamente il campo, e presenta caratteristiche tecniche innovative ed ecosostenibili: il riciclo dell’acqua piovana consente un accumulo fino a 600 metri cubi per il funzionamento dei servizi interni; i pannelli solari permettono sia un notevole risparmio energetico che un drastico calo della produzione di CO2 (circa 19 tonnellate in meno all’anno); inoltre, l’illuminazione led favorisce una riduzione del 30% dei consumi annui, oltre alla creazione di spettacolari giochi di luce vista la presenza di fasce luminose a 360° lungo tutto il perimetro delle tribune.
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