Tempi Supplementari – Giustizia sportiva riformata, ma non all’unanimita’
Le più alta corte sportiva si chiama Collegio di Garanzia dello Sport, presieduto da Franco Frattini ex ministro degli Esteri nei governi Berlusconi e Dini, ma quel che conta: è Consigliere di Stato e consulente giuridico del ministro del Tesoro, dopo essere stato magistrato del Tar e avvocato dello Stato, nonché maestro di sci. Come già anticipato sarà una Cassazione sportiva e deciderà sulla legittimità delle sanzioni prese da qualsiasi organizzazione sportiva. Potrà convalidare quelle sanzioni o rinviare alle corti domestiche (speriamo che non siano più “domestiche corti”) se non troverà legittime i giudizi precedenti.
Sulle procure delle federazioni e sui loro provvedimenti vigilerà la Procura generale dello Sport, affidata a un generale vero (di brigata dei carabinieri), Enrico Cataldi . Occhio a ritardi e decisioni accomodanti, ci scusino, ma finora magistrati e avvocati prestati allo sport, tranne casi di rigore esemplare (come l’ex procuratore calcistico Carlo Porceddu), sono stati piuttosto concilianti.
La riforma della giustizia andrà regime nella prossima estate e ci saranno due commissioni per al stesura di un Codice sportivo unico e di eventuali altre nomine.
La giustizia unica, però, non gode dell’unanimità, perlomeno nella Giunta di oggi pomeriggio. Perché i presidenti del calcio e del nuoto, Giancarlo Abete e Paolo Barelli hanno votato “no”. Probabilmente perché ritengono che ogni sport (e quindi ciascuna federazione) gestisca dei casi a sé. Che dire? “Dura lex sed lex”, ci scusi Cicerone, ma di duro o comunque di rigoroso dallo “scontificio” chiamato Tnas (il tribunale arbitrale) ne abbiamo visto veramente poco. Quindi “riformati” anche se scontenti vedremo domani che cosa dirà il Consiglio Nazionale del Coni, formato anche da non presidenti di federazioni.
(di Gianni Bondini) Nascono Cassazione e Super Procura dello Sport. Era ora. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, vuole mettere nella giustizia sportiva e cancellare lo “scontificio”. Quel Tnas che dall’arbitrato è passato al taglio sistematico di sanzioni (finalmente) rigorose, specialmente sulle sanzioni calcistiche. A mettere la riforma nero su bainco ci hanno pensato Roberto Fabbricini e Carlo Mornati, segretario e vicesegretario generale del Coni, e Francesco Soro, a capo dello staff presidenziale e prossimo responsabile dell’Ufficio legislativo a cinque cerchi.
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