Tempo di austerità per il Valencia CF. Tra le ipotesi anche la vendita dello stadio
VALENCIA, PROGRAMMATA RIDUZIONE DI CAPITALE PER RISANARE LE PERDITE. CON ALL’ORIZZONTE LA POSSIBILE VENDITA DEL “MESTALLA”
(di Fabrizio Febi) – Tempi duri per il Valencia CF, che si ritrova a dover fronteggiare le perdite accumulate negli ultimi due bilanci. Precisamente, il “rosso” per la società gestita dal magnate singaporiano Peter Lim si attesta sui 27,15 milioni per la stagione 2016-2017 e 47,82 milioni per la stagione 2017-2018.
Il CDA ha incluso nel programma della prossima assemblea dei soci la riduzione di capitale che dovrà fronteggiare i 74 milioni complessivi di perdite. La società opererà in due momenti per la riduzione del capitale sociale; la prima sarà di 41,23 milioni mentre la seconda di 24,11 milioni con il residuo coperto dalle riserve disponibili. L’effetto di queste riduzioni sarà la vertiginosa discesa del capitale sociale che passerà da 86 a 22 milioni di euro.
Altro punto all’ordine del giorno sarà la rimessa in vendita del terreno del vecchio Mestalla, per la quale la società spera di ricevere offerte entro la fine dell’anno. Questione stadio che ancora non trova una soluzione per i Blanquinegres con i lavori per la costruzione del “Nou Mestalla” fermi ormai da 9 anni. La società spera di poter riiniziare a breve i lavori dopo l’accordo stipulato nel marzo 2018 con Deloitte, azienda di consulenza e revisione finanziaria. L’obiettivo è quello di finire la costruzione dello stadio entro due anni ed inaugurarlo per il 2021, perché se non sarà portato a termine entro il 2022 dovrà poi essere demolito.
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