Tennis: ATP e Wta pensano a una fusione per far crescere il business
(di Giuseppe Berardi) – Il tennis professionistico è intenzionato a rivoluzionare il suo assetto e portare avanti un progetto commercialeche punti a ottimizzare le entrate attraverso una strategia unica globale.
Le due associazioni, ATP e WTA, stanno infatti valutando l’idea di unirsi e creare un’unica entità per commercializzare i diritti audiovisivi e gli accordi di sponsorizzazione. Il progetto vede coinvolto anche Cvc Capital Partners, fondo di investimento molto attivo nel mondo dello sport, che sarebbe disposto a investire 600 milioni di dollari.
Allo studio c’è l’ipotesi di creare una nuova società col nome di One Tennis con l’intento di negoziare i contratti e ottimizzare al massimo i ricavi derivanti dall’organizzazione dei tornei. Secondo quanto riportato da Sky News, per agevolare questa fusione, l’ATP si sarebbe affidata a Rothschild & Co, gruppo britannico di servizi finanziali globali, mentre la WTA alla banca d’investimento statunitense Allen & Co.
Il ruolo del fondo Cvc Capital Partners, ex proprietario della Formula 1 e che aveva mostrato interesse verso la Serie A di calcio, in questa operazione, sarebbe quello di entrare in One Tennis con una quota di minoranza, si parla del 15%, e contribuire allo sviluppo del business per gli anni avvenire.
L’attuale situazione non soddisfa Andrea Gaudenzi, Chairman dell’ATP, che di recente in un’intervista, aveva espresso i suoi dubbi sull’attuale governance del tennis che sarebbe più frammentata rispetto ad altri sport. “I nostri ricavi rappresentano solo il 30% di ciò che genera il golf. – Ha dichiarato il numero 1 dell’ATP. – Eppure, con un miliardo di fan, siamo uno sport più globale del golf, ma non siamo coordinati”.
Attualmente la divisione tra i circuiti ATP e WTA prevede due associazioni staccate tra loro. Due brand che gestiscono separatamente il grande business del tennis, due contrattazioni per la cessione dei diritti televisivi, anche in casi in cui il torneo maschile e femminile coincide nelle stesse date, ma anche due governance separate e indipendenti tra loro.
L’unione potrebbe portare a una semplificazione dei contratti e un incremento delle entrate e poter far fronte al post-pandemia in maniera più serena e tranquilla.
La fusione non è un’idea nata da poco, già in passato le due associazioni avevano manifestato l’interesse di unire le forze e fare sinergie per il bene comune. “ATP e WTA sono continuamente alla ricerca di modi per avvicinare lo sport al fine di offrire un’esperienza migliore a fan, giocatori e tornei. Lavorando insieme crediamo che ci possano essere importanti opportunità future e stiamo esplorando tutte le opzioni. Il tennis gode di un enorme seguito in tutto il mondo, ma ci sono diversi sistemi di classificazione, loghi e siti Web, mentre gli spettatori hanno bisogno di più piattaforme di pay-tv per guardare le partite”. Queste le parole rilasciate a giugno in un comunicato congiunto.
Tra un paio di settimane ripartirà la stagione 2022 e potrebbe essere l’ultima organizzata in maniera separata tra tennis maschile e femminile.
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