TENNIS: LO “STRANO” CASO DEL TORNEO DI WIMBLEDON
(di Sejon Veshaj) – Il repentino diffondersi dell’epidemia da Covid-19 sta costringendo tutto lo sport mondiale a dover fronteggiare rinvii e cancellazioni di competizioni ed eventi (ultimo a soccombere in ordine di tempo, i Giochi Olimpici di Tokyo, rinviati al 2021). Non tutti i tornei però sembrano voler piegarsi a queste drastiche decisioni, tentando di guadagnare tempo nella speranza di un ritorno alla normalità. Parliamo nello specifico del torneo di tennis più antico al mondo, Wimbledon, in programma dal prossimo 29 di giugno al 12 luglio.
Richard Lewis, direttore dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club, che organizza il torneo di Wimbledon dal 1877, non si è ancora espresso su un possibile rinvio della manifestazione tennistica più famosa al mondo. Tra le varie ipotesi sulla sorte del torneo londinese, vi era quella di uno slittamento al mese di agosto, con la possibilità di sfruttare le settimane in cui avrebbe dovuto svolgersi l’Olimpiade di Tokyo, rimaste ora vacanti.
Fonti vicine all’All England Club hanno però assicurato che, nonostante l’enorme incertezza, per gli organizzatori non avrebbe molto senso rimandare gliChampionships di un mese rispetto alla loro attuale data di inizio del 29 giugno. Tale finestra di tempo non è considerata abbastanza significativa da giustificare l’enorme sconvolgimento della riprogrammazione della due settimane di tennis più importanti della stagione. Per ora la politica ufficiale è quella di attenersi alle disposizioni attuali, anche se tutti principali eventi sportivi mondiali, compresi quelli tennistici come il Roland Garros di Parigi, stanno subendo alterazioni e modifiche forti nelle rispettive programmazioni.
La tennista numero 4 del ranking mondiale e n°1 britannica, Johanna Konta, ha parlato durante la riunione del consiglio della WTA, riponendo massima fiducia nelle decisioni degli organizzatori del torneo: “Penso che più di ogni altra cosa sia importante essere fiduciosi, non c’è niente di sbagliato nell’essere positivi. Tutte noi giocatrici vogliamo prendere una decisione unanime e stiamo cercando di trovare la soluzione migliore per tutti”.
Sintonia che invece sembrerebbe non esserci nel movimento maschile. Secondo la stampa, il numero 1 del ranking mondiale Novak Djokovic, nonché Presidente del Player Council dell’ATP, si auspica un blocco netto della stagione agonistica, mentre Rafael Nadal e Roger Federer – il cui progetto della Laver Cup probabilmente dovrà trovare una nuova data a causa del brusco passaggio degli Open di Francia ad ottobre – suggeriscono un approccio più attendista.
La decisione finale potrebbe essere rimandata a fine aprile, periodo durante il quale i preparativi entrano nel vivo, con la costruzione degli stand e di tutta l’hospitality. Nella giornata di martedì l’All England Club e il National Tennis Centre sono stati chiusi al pubblico, anche se gli addetti ai lavori continuano ad assicurarsi che i campi in erba siano pronti per l’inizio del torneo.
Ancora da vedere dunque se, di fronte a quest’emergenza sanitaria che sta sconvolgendo tutto il panorama mondiale; anche i più fervidi sostenitori delle tradizioni quali gli inglesi dovranno soccombere e vedere rinviati i loro sacri Championships di tennis.
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