Tennis – Perchè siamo orgogliosi di “Jannik Sinner from Italy”…
(di Carmelo Pennisi)* – “Mi sto allenando molto con il mio team, sto migliorando, la verità è che non sono abbastanza forte…. Jannik sei il più forte di tutti, e non di poco”, così il tennista tedesco Alexander Zverev. “Alex, tutti sappiamo quanto sei forte, continua a crederci, prima o poi alzerai un trofeo come questo”, così Jannik Sinner. Questi sono i giocatori di tennis, questi sono i protagonisti di uno sport nobile, generoso e assolutamente universale. Il suo stile cavalleresco si sostanzia nel cuore e nell’anima di chi lo pratica, e lì rimane per sempre. Chi ha giocato a tennis, sa bene che il mondo non deve essere uno scontro continuo, ma una contesa alla ricerca dell’eccellenza. E da quando ho memoria di questo sport, i giocatori hanno sempre onorato questo principio. Non sempre lo stesso l’ho visto o vissuto in altre discipline.
.”Jannik Sinner from Italy“, urla l’altoparlante della “Rod Laver Arena“, e un brivido attraversa la schiena di ogni appassionato di tennis della penisola “regina” del Mediterraneo. Quante volte abbiamo sognato un momento del genere? Un italiano che entra da numero 1 in uno dei centrali più nobili e ricchi di storia del mondo, a giocarsi ancora una volta il titolo di uno “Slam“. Quante volte nei circoli tennistici italiani si è immaginato questo momento, quante volte ce la si è presa con il destino incredibilmente avverso perchè questo momento non arrivava mai. Vedere un campo centrale anglosassone emettere un “oohhhh” per l’emozione di vedere entrare sul centrale il favorito per la vittoria, e che questo favorito fosse italiano, mi ha dato delle sensazioni che non so descrivere. E’ un sogno che si è realizzato, e ho potuto vederlo. Oggi bisogna essere felici, domani venturo ci sarà Wimbledon e lì ci sarà ancora una volta una speranza da afferrare. “Jannik Sinner from Italy”, e che tutte le belle storie del mondo oggi e domani siano con noi.
- giornalista e scrittore
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