“Terzo tempo, sì, ma anche per i tifosi”
Devo dare ragione al presidente Dondi, della Federugby italiana, che, coinvolto nella discussione sulla valenza del "terzo tempo" nel calcio italiano (visto che è una pratica nata e diffusa nella palla ovale), ha dichiarato con molta concretezza: "…si mischino, però, anche i tifosi".
L'idea di vedere 22 giocatori che, a fine partita, si abbracciano trova sicuramente il nostro "plauso" (singolare che l'idea arrivi da un club, spontaneamente, e non dalla Lega), ma è altrettanto importante che venga diffuso soprattutto sugli spalti tra le opposte tifoserie. Altrimenti diventerebbe ridicolo oltre che inutile. Immaginate infatti i giocatori di Atalanta-Milan a fine partita che si abbracciano e sulle gradinate le tifoserie che si pestano a sangue. Più che terzo tempo per questi facinorosi diventerebbe la consacrazione della loro violenza. Dieci in pagella, quindi, a Dondi (presidente F.I.R.), concreto e poco utopista.
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