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Tether entra nella “famiglia” della Juventus FC

Da ieri Tether (nella foto in primo piano il logo aziendale), società fintech operante nelle criptovalute (fondata dalla coppia dei manager italiani Paolo Ardoino-Giancarlo Devasini), è tra gli azionisti di minoranza della Juventus FC (con una quota di poco superiore al 5% di voting rights). Una notizia comunicata attraverso una lunga nota aziendale che ha lasciato sorpresi non solo gli addetti ai lavori, ma anche il mondo dei tifosi bianconeri.

Attraverso il suo profilo “X“, Paolo Ardoino ha chiarito subito che la partecipazione sarà strategica in funzioe delle dinamiche tipiche di Borsa/Consob: “Un chiarimento che ritengo opportuno visti alcuni commenti poco informati. Tether ha comunicato alla Consob, come da requisito, la propria partecipazione nel capitale sociale della Juventus, una volta superata la quota del 5% di voting rights“.

Il 5,01% delle quote societarie bianconere inoltre sarebbe stato acquisito non direttamente dalla famiglia Agnelli-Elkann (da sempre proprietaria del club) ma rastrellando azioni dal mercato borsistico.

In attesa di comunicazioni ufficiali dalla Consob, se venisse confermato il peso percentuale di questa operazione Tether diventerebbe, di fatto, il il secondo maggior azionista della Juventus (scavalcando Lindsell Train, fondo che ha annunciato di aver ridotto la propria partecipazione al 4,98%). L’azionista di controllo chiaramente resta “Exor”, la holding di famiglia Agnelli. Al 30 giugno 2024 la partecipazione dell’holding paneuropea era pari al 65,37% (corrispondente al 78,86% dei diritti di voto).

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Redazione

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