Tifosi & Calcio: la Juventus stacca tutti, con oltre 8 milioni di fan. In crescita Milan, Napoli e Torino
Alla vigilia della partenza del campionato, i dati della ricerca Sponsor Value di StageUp e Ipsosconfermano la stabilità del bacino di tifo a quota 24 milioni e 562 mila
I 20 club che partecipano alla Serie A di calcio, alla fine della stagione 2021/2022, hanno complessivamente 24 milioni e 562 mila tifosi, lo 0,16% in meno rispetto alla stagione precedente. Per numero di fan, è sempre la Juventus a farla da padrone: sono 8 milioni e 56 mila i sostenitori dei bianconeri. I dati emergono dalla ricerca periodica multicliente “Sponsor Value” di StageUp e Ipsos, nata nella stagione sportiva 2000/2001 e considerata l’auditel degli eventi sportivi e spettacolistici italiani.
Nel 2018/2019, ultima stagione pre-pandemica, i tifosi erano 25 milioni e 234 mila. Dopo due stagioni, nel 2020/2021, erano calati del -2,5%, attestandosi a quota 24 milioni e 602 mila. La rilevazione al termine della stagione 2021/2022, come detto, evidenzia un ulteriore calo dello 0,16%. La media per club è di 1 milione e 228 mila.
Per quanto riguarda i singoli club, la Juventus è ancora la squadra più amata del calcio made in Italy: sono infatti 8 milioni e 56 mila i tifosi della Vecchia Signora. Il Milan campione d’Italia, che nell’ultimo biennio ha recuperato quasi mezzo milione di tifosi con un incremento del +13%, raggiunge quota 4 milioni e 167 mila; l’Inter è sostanzialmente stabile a 3,9 milioni.
A seguire, Napoli (2,6 milioni) e Roma (1,8 milioni), club che chiude il quintetto delle “big”, che, da sole, assommano l’84% dei tifosi in Italia.
Tra i club con i maggiori incrementi del bacino di tifo si segnalano la Fiorentina +10% (con 621 mila sostenitori), il Torino +8% (con 450 mila) l’Udinese +16% (179 mila). Tra le società in calo di seguito, emergono l’Atalanta -10% (314 mila) dopo i forti incrementi dei 2 campionati precedenti e il Bologna -9% (310 mila).
Giovanni Palazzi – Presidente di StageUp (nella foto in primo piano) ha dichiarato: “Il calcio è sempre lo sport nazionale, ma, al di là degli assestamenti dell’ultimo triennio, legati anche alle conseguenze del Covid, la quota dei 25 milioni di tifosi non sembra superabile: questo avviene anche per ragioni demografiche, con una popolazione ormai stabile di 60 milioni, con natalità bassissima, e nuove generazioni che faticano ad appassionarsi in assenza di politiche attive a loro dedicate. I club per aumentare i risultati e, di conseguenza, la passione e il tifo si sono storicamente legati all’arrivo di grandi nomi come, ad esempio, Cristiano Ronaldo, e non a un approccio strategico che mirasse a consolidare l’affezione del pubblico ai club e a far appassionare le generazioni Y e Z. Conquistare i giovani con politiche dedicate, soprattutto in termini di comunicazione, è l’unico modo per rilanciare e, nel lungo periodo, mantenere il mercato interno.”
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