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Tokyo 2020, un’Olimpiade “sfortunata”
(di Marco Mazzi* – da Tokyo) – Anche se considerata una precauzione necessaria per la sicurezza del popolo giapponese, le ramificazioni dei luoghi vuoti negli stadi, saranno dolorose per tutti gli amanti dello sport, durante le Olimpiadi di Tokyo 2020.
Sin dal tempo dell’antica Grecia, durante i giochi sportivi, gli spettatori hanno sempre giocato un ruolo fondamentale. Migliaia di viaggiatori provenienti da tutte le città si riversavano nei centri abitati per assistere ai Giochi, trasferendo energia, passione e folk alla città ospitante.
In questi giorni erano attesi più di 8 milioni di spettatori per Tokyo, prima che fosse colpita dalla pandemia di coronavirus. Purtroppo, questa settimana è arrivata la decisione del Governo Giapponese di vietare anche l’ingresso agli spettatori locali. Ovviamente una decisone presa a protezione della salute del popolo Giapponese.
Il ritardo di un anno è già costato a Tokyo centinaia di milioni, anche se una parte, sembra sarà coperta dal CIO.
Da parte di Tokyo 2020, sono stati spesi miliardi per rendere le Olimpiadi e le Paralimpiadi sicure e confortevoli per gli spettatori. Ci sono 900 milioni di dollari investiti nella sicurezza. Miliardi in più sono stati spesi per costruire locali, venues con migliaia di posti che ora saranno vuoti.
Saranno necessari molto meno di 70.000 volontari, senza le attese folle di spettatori, che cercano di trovare la loro strada o il loro posto in una venue sportiva. Finora non è stato annunciato se ci saranno di conseguenza tagli al volontariato o al personale.
Speriamo, anche, che la decisione di Tokyo sugli spettatori non si farà sentire nelle prossime Olimpiadi invernali di Pechino 2022. Non vanno, poi, dimenticati, gli sponsor, investitori del legame del loro marchio con Giochi.
Purtroppo il 23 luglio il nuovo stadio nazionale da 80mila posti sembrerà cavernoso con la maggior parte dei posti vuoti e silenziosi.
E’ un momento duro, difficile, c’è però, la percezione positiva che probabilmente vedremo la reazione di tutti gli stakeholders che cercheranno di rendere questa olimpiade piacevole ed unica per le sue caratteristiche, una volta accesa la fiaccola Olimpica.
* inviato a Tokyo – CEO Tre Emme
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