Secondo quanto oggi riportato su IL GIORNALE, sarebbe di circa 180 milioni di Euro il buco per le Olimpiadi di Torino 2006.

Secondo IL GIORNALE già nel 2003 il consigliere regionale piemontese Pierluigi Marengo (F.I.) aveva denunciato lo scandalo.

Il buco sarebbe originato oltre che dalle  spese  da una analisi degli introiti derivanti dalle sponsorizzazioni, dalle previsioni  di merchandising e dalle stime della vendita dei biglietti.

I rapporti tra le istituzioni coinvolte sono al limite della tensione, Regione da un lato (CdL) e Comune e Provincia di Torino (Ulivo) dall’altra si scambiano reciproche accuse.

La nomina di Pescante come supervisore del Governo vuole anche cercare di fare luce sulla “gestione” dell’organizzazione e sui rapporti tra gli enti coinvolti.

Nel frattempo -dice Mario Giordano (Direttore di Studio Aperto e editorialista de Il Giornale)- la voragine aperta “dalla spericolata gestione all’ombra dell’Ulivo” anche questa volta verrà chiusa dai contribuenti italiani.

Ricordiamo che, nei giorni scorsi, durante una visita lampo di Jacques Rogge (presidente del C.i.o.) in Italia c’erano state critiche anche sotto il profilo comunicazionale. Secondo il numero uno dell’olimpismo mondiale, infatti, i Giochi di Torino avrebbero una visibilità mediatica solo sul territorio piemontese. Scarsa, invece, la proiezione dell’evento su scala nazionale.

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