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Tv rights- La Liga ancora non trova pace

Secondo quest’ultimo, membro della famiglia reale del Qatar, il fatto che le prime due della Liga incassino circa la metà degli annuali 600 mln, provenienti dai diritti tv, è ingiusto.  Nonostante l’accordo raggiunto il mese scorso con il quale Real e Barca abbasseranno la loro percentuale di incassi dal 40 al 34%, Al Thani non ci sta. Dalle sue parole si evince che dovrebbe esserci un approccio più collettivo per vendere i diritti tv, un approccio basato sul sistema utilizzato in Inghilterra dalla Premier League. Lo scorso anno, ad esempio, nel campionato inglese la squadra che ha ottenuto meno revenues televisive (quelle complessive ammontano a 1,782 miliardi di sterline) è stato il Middlesborough con circa 31mln di sterline, rispetto al Manchester United che invece ne ha incassati 51; c’è sempre una differenza ma in Inghilterra il rapporto è di uno a due terzi mentre in Spagna è di uno a 14.
La differenza di incassi, secondo il Presidente del Malaga, va a discapito di una concorrenza leale; questa, infatti, non può esistere, dal momento che alcune squadre di bassa classifica hanno diversi problemi finanziari e non vengono per nulla aiutate da questa disparità.Prosegue la querelle sulla divisione dei diritti televisivi tra i club della Liga spagnola; le incriminate sono sempre loro: Real Madrid e Barcellona. A fare la voce grossa, questa volta,  è il Presidente del Malaga, Sheikh Abdullah al Thani.

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Marcel Vulpis

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