A giugno già si era annunciato l’affare di vendita dei diritti tv a Sky e alla BT per circa tre miliardi di sterline per tre successive stagioni a partire dal 2013-2014, la BBC per un valore di centosettantotto milioni di sterline, invece, si era aggiudicata gli highligths della giornata (come novantesimo minuto su RaiUno). La Premier punta ad incassare per gli affari da concludere ben un miliardo e quattrocento milioni di sterline. Questi ricavi saranno un ottimo toccasano per le casse dei club che cercano di equilibrare i loro bilanci rispettando le regole finanziarie UEFA Fair Play e cercando di sfruttare il loro potenziale commerciale in tutto il mondo. L’unico problema probabilmente riscontrabile sarà il timore per l’aumento dei salari dei giocatori che si andranno a tesserare per queste alte entrate. Dal 2010 al 2013 i proventi derivanti dall’estero sono aumentati, per i diritti tv, da seicentocinquanta milioni di sterline fino ad un miliardo quattrocento milioni.

I guadagni esteri per le squadre della Premier sono divisi su una base di uguaglianza tra tutti i venti club, mentre i ricavi dai diritti nazionali sono assegnato in base a una scala mobile in base alla posizione di campionato e il numero delle presenze in tv.

Negli Stati Uniti per i diritti della Premier, la NBC pagherà circa duecento cinquanta milioni di dollari in tre stagioni. Le offerte già concluse, invece, sono quelle con il Sud America, il Sud Africa e Africa sub-sahariana, Cina, Singapore e la Scandinavia. Le trattative con l’Asia, Australia, Medio Oriente e Nord Africa dovrebbero concludersi nei prossimi quindici giorni. Gli incrementi di reddito derivanti dal Medio Oriente dovrebbero essere definiti dalla competizione tra al-Jazeera e le sue rivali. I contratti con le emettenti del resto d’Europa dovrebbero concludersi entro Natale.

Tutti i club di Premier League sono in fila in attesa di conoscere la quota dei propri ricavi, per l’enorme aumento dei proventi televisivi dalla prossima stagione; i ricavi, derivanti da offerte di tv nazionali e globali dei diritti, sarà potenzialmente di 5 miliardi di sterline con i contratti che si andranno a definire il prossimo mese.