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Ubi Banca e ICS al fianco dell’Atalanta per il nuovo progetto dello stadio

Presentato ieri a Roma il contratto di finanziamento da parte di UBI Banca e Istituto per il Credito Sportivo per l’acquisizione e successiva ristrutturazione del nuovo stadio dell’Atalanta Bergamasca Calcio.
Oltre al Commissario Straordinario ICS, Paolo D’Alessio, Lorenzo Fidato, Co-Head della finanza strutturata di UBI Banca e Antonio e Luca Percassi, rispettivamente Presidente e Amministratore delegato dell’Atalanta Bergamasca Calcio, sono intervenuti anche il Ministro per lo Sport, Luca Lotti, il Presidente del Coni, Giovanni Malagò e Michele Uva, direttore generale della FIGC.

UBI Banca, Global Coordinator e Bookrunner, sarà affiancata dall’Istituto per il Credito Sportivo nel finanziare per complessivi 24,5 milioni di euro la neo costituita Stadio Atalanta srl, società interamente controllata da Atalanta Bergamasca Calcio, per l’acquisizione dello Stadio Atleti Azzurri d’Italia ceduto dal Comune di Bergamo a conclusione della gara lanciata lo scorso 8 Marzo attraverso un’asta pubblica. Il Gruppo Bancario contribuirà con 15,4 milioni di euro, sarà invece di 9,1 milioni il contributo del Credito Sportivo.

I lavori per la ristrutturazione saranno eseguiti nelle estati del 2018, 2019, 2020 e il completamento è previsto per dicembre 2020. L’ammodernamento dello stadio orobico è in linea con quanto già realizzato con successo in altre città italiane, per esempio con l’Allianz Stadium a Torino ed europee, come testimoniano molti casi della Premier inglese. La formula punta a qualificare le infrastrutture sportive, trasformandole al contempo in centri di produzione dei ricavi necessari a finanziarle.

“Nel 2017 sono state scritte alcune delle pagine più importanti della storia dell’Atalanta: dal record di punti in Serie A ed il 4° posto finale all’entusiasmante ritorno a giocare una competizione europea – sottolinea il Presidente dell’Atalanta BC Antonio Percassi – e dal 17 ottobre scorso, proprio nel giorno del compleanno numero 110 della Società, si è inoltre chiuso l’iter di acquisto dello stadio di Bergamo che è così diventato ufficialmente di proprietà dell’Atalanta.  Adesso inizia un nuovo percorso che porterà, nei prossimi anni, alla ristrutturazione completa dello stadio. Una partita estremamente impegnativa sotto ogni profilo che Atalanta potrà giocare grazie alla preziosa collaborazione del Credito Sportivo e di UBI Banca, già official bank della Società. Un fondamentale gioco di squadra per realizzare lo stadio di Bergamo, un’infrastruttura importante per l’Atalanta, i suoi tifosi e la città.”

“In Italia le esperienze di stadi privati e di proprietà delle squadre sono rare e sempre sostenute dalla presenza di una società gestita in maniera moderna e attenta alla dimensione economica”, afferma Lorenzo Fidato, Co-Head della Finanza Strutturata di UBI Banca. “Dopo esserne diventati quest’anno Official Bank, UBI conferma inoltre la propria vicinanza alla squadra e alla città favorendo lo sviluppo di una nuova, importante infrastruttura”

“Un passo importante nella realizzazione della nuova generazione di stadi nel nostro Paese”, spiega il Commissario Straordinario dell’Istituto per il Credito Sportivo, Paolo D’Alessio. “Per la prima volta un Comune vende la piena proprietà dello stadio e non il solo diritto di superficie. Anche in questo caso, il fattore di successo dell’operazione è stato il gioco di squadra fra il club calcistico, l’amministrazione comunale e gli istituti finanziatori”.

Soddisfatti, in un giorno “triste per il calcio italiano”, anche il presidente del Coni e il ministro dello Sport: “Grazie al Credito sportivo, a UBI Banca e all’Atalanta questo è comunque un giorno importante per il calcio italiano”, ha detto Malagò, mentre Lotti ha aggiunto: “Inutile nasconderci davanti all’evidenza di ciò che è successo ieri sera. Ma c’è anche uno spunto positivo oggi, la rinascita parte anche dalle infrastrutture sportive e dagli stadi”. Dello stesso avviso il dg della Figc, Uva: “Se non c’è investimento – ha chiosato – non c’è futuro”.

 

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Redazione

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