Ultim’ora – CNRMEDIA e AGI sul caso di “Terza Posizione” durante Lazio-Milan
Il logo è stato sia apposto con un telo, sia sbandierato per l’intera durata della partita (fatto segnalato ai microfoni di GoldTv durante la trasmissione "Studio Stadio Moggi").
Secondo le nuove norme anti-razzismo e violenza dell’Uefa questo simbolo insieme ad altri 30 è considerato illegale e non può essere promosso all’interno di uno stadio durante una partita. I tifosi rossoneri rischiano con questi comportamenti di far perdere il loro club a tavolino, se l’arbitro si accorge della pubblicità di questi marchi "banditi" dall’Uefa.
ULTRAS CON STRISCIONI ESTREMA DESTRA, IL MILAN RISCHIA =
(AGI) – Roma, 8 nov. – ‘Il Milan rischia di perdere le partite a tavolino per colpa dei tifosi che si presentano in curva esponendo striscioni che inneggiano a gruppi di estrema destra,
in particolare a Terza posizione’. Lo riferisce ai microfoni di CNRmedia Marcel Vulpis, direttore dell’agenzia di stampa Sporteconomy e testimone oculare allo Stadio Olimpico di Roma durante Lazio-Milan. ‘In Italia non si conoscono bene i nuovi regolamenti Uefa in vigore dall’estate – spiega ancora Vulpis -. In caso di esposizione di simboli di estremismo politico, razzisti o comunque contrari all’ordine pubblico l’arbitro deve sospendere la gara, rimuovere gli striscioni e decidere se convalidare il risultato sul campo o dare partita persa 2-0 a tavolino alla squadra con i tifosi colpevoli di un atto contrario al regolamento’. ‘Alcuni tifosi del Milan hanno esposto gli stessi simboli di estrema destra dell’Olimpico anche durante la partita di Champions League contro lo Zurigo – conclude Marcel Vulpis -. In quell’occasione le immagini sono state trasmesse in diretta anche dalle tv’. (AGI)
Nuovo episodio di promozione del logo di "Terza Posizione" (gruppo estremistico di destra) da parte di una frangia dei tifosi rossoneri presenti oggi nell’area distinti dello stadio Olimpico di Roma, in concomitanza del match di serie A, Lazio-Milan (vinto dal club di Galliani per due reti a una).
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