La Lega calcio ha stretto un accordo per proseguire almeno fino al 2014, ma si parla già di una bozza di accordo quinquennale con UVS, la società asiatica che ha portato la lega calcio e i due club tricolori a giocare in Cina. Per Juve e Napoli è stata un’operazione da 2 milioni di euro a testa, senza considerare il milione di euro per la Lega calcio (secondo quanto riportano i principali quotidiani cinesi). Difficile ripetere un affare del genere sul territorio domestico, anche se i tifosi avrebbero sicuramente preferito seguirla a Torino (sede alternativa del match). Gli organizzatori della UVS, che hanno dovuto assicurare la copertura della logistica e dei trasporti aerei della spedizione italiana, hanno incassato dagli accordi stretti in ambito commerciale con una decina di sponsor (spicca il nome di Lenovo) e dai ricavi da stadio (60 mila tifosi paganti). Il calcio parla sempre più cinese. E’ quanto emerge dalla finale di Supercoppa Tim giocata oggi pomeriggio (ore italiane) a Pechino da Juve e Napoli di fronte a 60 mila festanti spettatori dagli occhi a mandorla (con prezzi dei biglietti compresi tra i 20 e i 400 euro a seconda della posizione all’interno dell’impianto).