Vince come da pronostico l’oro nei 200 metri uomini, bissando il successo di Pechino. E’ il destino felice dell’alieno Usain Bolt, re assoluto dell’atletica mondiale, riuscito (unico nella storia dei Giochi) a ripetersi in questa disciplina a 4 anni di distanza. Con 19.32 colto in totale scioltezza e con un pizzico di irriverenza (ha mostrato il dito indice del leader a Yohan Blake a due metri da lui con un ottimo 19.44) è entrato nella “leggenda”. Terzo un altro giamaicano: Weir, con 19.84 (sesto l’unico bianco presente in finale, il francese Cristophe Lemaitre – detentore di un record personale di 19.80). C’è un pizzico di Italia in questa finale nel “segno” della Giamaica: Pietro Mennea attuale detentore (a distanza di 33 anni) del record d’Europa (19.72) non solo non è stato superato da Lemaitre, ma sarebbe salito sul podio sul gradino più basso, confermando quanto l’atletica azzurra non sia riuscita dopo il suo ritiro a esprimere un talento assoluto come il campione di Barletta.