Un’analisi Forbes evidenzia il calo degli investimenti nella R&S per la scuderia Ferrari
(di Lorenzo Vulpis) – Secondo la nota rivista americana Forbes, il team Ferrari è quello con il più alto budget a disposizione in tutto il Circus della Formula 1. Malgrado ciò, dall’analisi del codice promo leovegas giornalista Christian Sylt è emerso come gli investimenti nella ricerca e sviluppo per la scuderia italiana, al contrario di quanto ci si aspetterebbe, siano in una fase di calo rispetto al 2016.
Tra le principali voci di bilancio vi sono i costi di gestione del team che ammontano a 66,4 milioni di euro, quelli per il personale sui 94,8 milioni di euro (la metà dei quali spetta ai due piloti Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen).
A controbilanciare i costi ci sono i ricavi derivanti dai partner commerciali (220 milioni di euro) e quelli dal marketing e dai montepremi annuali (circa 510 milioni di euro).
La Ferrari può inoltre beneficiare di un bonus “storico” (di circa 62 milioni di euro), in quanto ogni stagione riceve un bonus grazie alla sua anzianità nel Circus: è infatti l’unico team ad aver preso parte a tutti i campionati mondiali dal 1950 ad oggi.Lo studio ha evidenziato come il reddito netto si attesti sui 470 milioni di euro, con una perdita di 101 milioni(che viene assorbita dai costi di produzione).
Il team di Maranello inoltre è uno dei pochi a ricevere il bonus Campionato Costruttori annuale di circa 100 milioni di dollari che viene assegnato ai tre migliori team del Campionato Costruttori, che per ovvie ragioni sono quasi sempre la Red Bull, Mercedes e Ferrari. La suddivisione del montepremi prevede il 37% del Bonus per il primo classificato (con un pagamento minimo di 37 milioni di dollari), il 33% per la seconda squadra (33 milioni di dollari) e il 30% per la terza squadra (30 milioni di dollari).
Questa consuetudine potrebbe tuttavia essere abolita a breve dato che tra le nuove modifiche che Liberty Media vuole introdurre nella Formula 1 a partire dal 2021, c’è l’intenzione di rendere più egualitaria la suddivisione dei montepremi tra le diverse scuderie, con l’obiettivo di incrementare la competitività del campionato.
D’altro canto, se i montepremi potrebbero diminuire, i costi potrebbero aumentare. Basti pensare all’intenzione da parte dell’amministrazione del Circus di introdurre un nuovo motore per le monoposto, il V6 da 1,6 litri, il quale potrebbe generare degli elevati costi di progettazione per le scuderie, soprattutto per quelle che producono da sé i motori, come appunto la Ferrari stessa.
Alla luce di questi dati, emerge quindi come le recenti dichiarazioni del Presidente e Amministratore Delegato della Ferrari Sergio Marchionne sulla possibilità di abbandonare la Formula 1 potrebbero non essere delle semplici provocazioni lanciate contro Liberty Media, con la quale bisognerà trovare un compromesso affinchè il cavallino rampante continui a far parte del campionato automobilistico di massima serie.
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