Alla fine la scelta è caduta su Cecilia Carrara, avvocato
romano, ì (specializzata in arbitrati internazionali),  40 anni, 
partner dello studio Legance con sede in via XX settembre.

Da qui la scelta di inserire una donna per il ruolo di dg del comitato
promotore di Roma 2024.


“Avrà un ruolo importante – ha sottolineato Malagò- perché ha
un’esperienza più unica che rara nel nostro mondo e va sottolineato che dopo le
Olimpiadi ci saranno le Paralimpiadi”. Il numero uno dello sport italiano ha
ricodato che “organizzare un’Olimpiade significa realizzare in Italia 170 mila posti di lavoro”.

“Se mi fossi limitato a fare il compitino, mi
divertivo e andava bene. Ma io devo assolutamente lasciare il segno. Sono
sicuro che questa partita la vinciamo ma dobbiamo fare una partita
rivoluzionaria. Dobbiamo -aggiunge- preparare un dossier che deve essere
innovatore, diverso, coraggioso, a costo di essere minimalista. Non possiamo
venderci per quello che non siamo e non saremo mai. Dovrà essere un dossier
perfetto da applausi a scena aperta” – ha conrinuato il numero uno dello sport
tricolore.

Nei giorni scorsi Giovanni
Malagò, presidente del CONI
aveva dichiarato: “Cerco una donna, perché un terzo dei membri CIO è donna, mentre in Italia ai
vertici dello sporti ci sono solo uomini…Vorrei che fosse una figura che abbia
un ruolo significativo, stiamo valutando i curriculum”.  Detto, fatto, per parafrasare uno degli slogan
della politica renziana. Deve essere fresca, giovane, vincente, allegra e
diversa così come sarà il comitato promotore”.