Un caffè con il presidente Sergio Mignardi (FIH)
(di Marcel Vulpis) – Mancano appena 5 giornate al termine del campionato maschile “Elite” 2023, nuova formula studiata, nei mesi precedenti, dalla Federhockey su prato (FIH), per la massima serie nazionale. L’agenzia Sporteconomy ne ha parlato, in questo focus mensile, con il presidente federale, il prof. Sergio Mignardi (nella foto in primo piano), nella nuova rubrica ribattezzata “Un caffè col Presidente”. Un appuntamento periodico per conoscere le principali attività di indirizzo politico (in ambito sportivo) messe in campo dagli apicali delle FSN affiliate al CONI.
D: Presidente Mignardi partiamo con lei in questo primo appuntamento. Quanto è importante la novità del campionato “Elite” e perché è stata lanciata?
R: E’ molto più che importante, direi quasi vitale. Perché il tema della sostenibilità economica è un leit motivche interessa tutti i movimenti sportivi, non solo calcio, basket o volley (solo per citare gli sport più popolari nel nostro Paese). Come FIH abbiamo lavorato per mettere a terra uno studio sulla “sostenibilità” del nostro sistema. Rispetto al passato però non si poteva più aspettare. Il rischio era perdere per strada pezzi importanti della nostra storia sportiva. Serviva un cambiamento radicale e non solo l’abbiamo fatto in tempi record, dopo una condivisione totale in consiglio federale, ma soprattutto partendo dall’ascolto dei territori.
Oggi, ripeto, fare sport ad alti livelli, quale che sia la disciplina sportiva, comporta una serie di problemi concreti per le società coinvolte. Parlo chiaramente di budget e di investimenti a supporto dei progetti sportivi.
Questo cambiamento di format è per venire incontro alle esigenze di club, in primis analizzando i costi gestionali, ma lavorando sempre, nel contempo, per mantenere lo stesso livello tecnico. Ovvero il più alto livello possibile.
E’ emerso, ad esempio, che 14-16 gare stagionali per gli uomini* poteva presentarsi come una ipotesi corretta, così come 10-12 la “forchetta” su cui ragionale per le donne. Siamo così arrivati ad un campionato Eliteuomini da 8 e uno da 6 per le donne.
Più in generale il campionato Elite avrà anche un ulteriore effetto positivo, perché fungerà da effetto trascinamento verso l’alto di tutte le altre serie. A beneficiarne pertanto è l’intero movimento nel suo complesso.
D: Dopo le prime 9 giornate cosa vede di positivo?
R: Se parliamo di aspetti tecnico-sportivi la bontà di questa scelta è confermata dal fatto che la classifica è cortissima sia per chi punta alla vittoria sia per chi deve lottare per salvarsi. C’è stato un lungo studio per migliorare la precedente formula. Sotto il profilo della costruzione del calendario abbiamo lavorato per una pianificazione ben precisa tra Coppa Italia, campionato Indoor e appunto Elite (uomini/donne).
L’emergenza Covid ha accelerato sicuramente questo processo di trasformazione, ma nel contempo ha creato anche condizioni non favorevoli, sotto il profilo economico, per le nostre società. Ecco perché si imponeva un cambiamento partendo dalle richieste continue delle società proprio sul terreno dei costi.
D: Quali i benefici concreti dal punto di vista dei club?
R: Strategica è la pianificazione dei calendari: prima abbiamo inserito la Coppa Italia (titolo a novembre) poi l’Indoor (titoli a fine gennaio) e poi il campionato (a fine giugno vengono assegnati gli scudetti). E’ una onda sportiva continua, non ci sono tempi morti perchè c’è una progettualità studiata nei minimi particolari. Si gioca, a seconda dei format, in un periodo preciso, contingentato, proprio per venire incontro alle esigenze economiche dei club.
Di fatto, quasi ogni mese viene assegnato un titolo all’interno di un format modulare, che tiene conto della programmazione sportiva di tutte le società.
D: Questo nuovo format determinerà benefici anche per il progetto nazionale?
R: Assolutamente. Consente infatti un’attività sportiva in linea con il calendario internazionale. I nostri atleti destinati arrivano sempre ben preparati alla eventuale convocazione per il Team Italia.
D: Presidente, ultima domanda: ci sintetizza i punti forti di questa nuova strategia federale?
R: In sintesi sono sei punti: un aspetto tecnico, a seguire la parte organizzativa, valoriale, televisiva, sociale e infine economica. Ma andiamo per step.
Sotto il profilo “tecnico”, come ho già spiegato, stiamo aiutando i nostri talenti a crescere costantemente perché ogni partita è sempre molto intensa e di alto livello.
A livello “organizzativo” abbiamo valorizzato il concetto di programmazione sportiva. Posso anticipare che i campionati nazionali, nel prossimo futuro, dovranno essere giocati anche in orario pomeridiano/serale (laddove è possibile sotto il profilo della illuminazione) e a livello infrasettimanale (pur nel rispetto della presenza dei club sui diversi territori), come già avviene in altri Paesi del Nord Europa. Questo consentirà di giocare di più e quando serve a livello di calendario. Sarebbe una svolta storica per la nostra Federazione/movimento.
A livello “valoriale”, grazie a questo nuovo format, possiamo offrire uno spettacolo sempre più avvincente.
Forte crescita anche a livello “televisivo”: ogni settimana abbiamo in diretta, su Eleven sports/DAZN (la stessa piattaforma streaming che manda in onda il campionato di calcio di Serie A), un match uomini (sabato) e uno dell’Elite femminile (domenica). Un prodotto tv totalmente free e disponibile su pc, tv, tablet e smartphone. Abbiamo riportato l’hockey in tv (un’opportunità di crescita anche per i settori giovanili che, ognifine settimana, possono così seguire i loro beniamini-senior) dopo anni di assenza. Era un impegno morale che avevo preso con me stesso e con l’intero movimento e l’ho ampiamente rispettato. Un altro “gol” segnato in questi primi due anni del mandato federale attuale.
Sul fronte “sociale” stiamo cercando di creare un forte interesse all’interno delle diverse comunità territoriali rispetto al prodotto hockey prato,
Infine arriviamo all’aspetto “economico”. Grazie al nuovo format posso garantire, ai singoli club, la possibilità di una programmazione economica in modo puntuale (molto di più rispetto al passato). Abbiamo consentito di fare una programmazione economica come non avveniva da tempo nel nostro mondo dell’hockey. Migliorare il lato economico è di fatto il primo “sponsor” di una società. Questo nuovo sistema ci consente di fare azioni più differenziate a seconda delle diverse serie.
Su questa struttura nascono anche le nuove politiche federali e dobbiamo aiutare, sempre di più, tutte le componenti federali e le società/comitati regionali.
° Squadre iscritte al campionato maschile di hockey su prato (Elite/U): SG Amsicora, HC Bondeno, HC Bonomi, HC Bra, Butterfly Roma, Pol. Ferrini, Tevere Eur, HP Valchisone.
° Squadre iscritte al campionato femminile di hockey su prato (Elite/D): SG Amsicora, HC Argentia, Butterfly Roma, Pol. Ferrini, HF Lorenzoni, Torino Universitaria.
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