Un libro del giornalista Massimiliano Morelli in ricordo del figlio Emiliano
La vita a volte ti prende a schiaffi e lo fa quando meno te l’aspetti. Quando stai per intravedere la felicità e, nel mentre, mormori con la tua anima per confidarle che la dea bendata è dietro l’angolo. E vagheggi perfino di abbracciarla di li a poco. La vita a volte ti trasforma in orfano di un figlio, che una mattina esce da casa dicendoti “pà, vado al bancomat” e dopo dieci minuti ti arriva una telefonata che toglie il fiato mentre qualcuno, dall’altra parte del cavo, ti dice che tuo figlio è morto.
Emiliano se ne è andato in una tiepida mattina di aprile. Aveva 23 anni e mezzo. Un ragazzo che allenava una squadra di calcio, era un videomaker, tifava Liverpool, parlava l’inglese che pareva madrelingua. E aveva messo in cantiere il Cammino di Santiago insieme al padre. Un viaggio di fede e speranza, un cammino introspettivo.
Tutto cancellato, in un amen. Massimiliano Morelli, giornalista, quel viaggio ha pensato di farlo comunque, in solitaria, così da omaggiare il figlio. E su quel viaggio ha scritto un racconto, che interseca i passi verso Santiago di Compostela ad attimi di vita vissuta con Emiliano. Edito da Arancia Publishing (120 pagine, copertina flessibile, 14 euro), “In Cammino con Emiliano” rappresenta un atto d’amore e soprattutto l’opportunità di ricordare un figlio che piaceva a tutti, un ragazzo eccezionale che sapeva farsi apprezzare per i modi e per quel suo modo di fare spontaneo e diretto.
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