Punto e a Capo

Un Real sempre meno “galactico”

Sempre più problemi in casa Real Madrid. Eliminati in Champions, fuori dai giochi del campionato (dove il Barcellona si prepara a bissare il successo di un anno fa) e con 290 milioni di euro da trovare nell’arco di pochi mesi, il Real Madrid "galactico" è, ormai, solo una cartolina sbiadita o una battuta da bar. Nelle prossime settimane si apriranno i giochi per la nuova presidenza, dopo che Florentino Perez (ex presidente dei madrileni) ha passato la mano a sorpresa.

Sicuramente il modello delle undici stelle super-pagate è fallito definitivamente. Il benchmark di riferimento a livello europeo è sempre più la Juventus, un’azienda più che un club di calcio, dove i manager spendono solo dopo aver incassato o prodotto nuove revenue.
L’era dei "mecenati" (inclusi Abramovich e Glazer) può pagare nel breve, ma non nel medio-lungo periodo e i dati sono tutti dalla parte del club piemontese, ai vertici economico-finanziari in Europa, nonostante il "gap"
stadio, che, però, sarà risolto in tempi brevissimi.

La Juve, tra l’altro, si prepara ad annunciare (entro l’estate) un nuovo contratto faraonico per il "titling" dello stadio, dopo aver centrato la leadership anche nel settore delle jersey-sponsorship (Tamoil/240 mln di euro nell’arco del prossimo decennio). E al management del Real Madrid cosa rimane?. Aver fatto sognare i propri tifosi per diversi anni. Ma adesso è tempo di consuntivi. E il bilancio degli "ex-galacticos" non è più positivo come avveniva nei tempi passati. Più che un "sogno" forse sarebbe corretto parlare di "incubo".

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Marcel Vulpis

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