Una Nazione di “biscottari” e “cioccolatari”
Per i giornali e i giornalisti sportivi italiani è stato un sonoro schiaffo morale. Più di una testata tricolore aveva basato la propria linea editoriale sull’ipotesi del complotto, che, con il passare delle ore, ha trasformato i nostri colleghi in tanti esperti di biscotti e di dolci di vario tipo. Crediamo che alla fine l’Olanda abbia dato non solo una grande lezione di sportività e di calcio agli italiani, confermando la tesi che i primi malpensanti siamo proprio noi. Anzi forse siamo solo noi ed è per questo che non siamo ben visti in tutta Europa. Il nostro approccio al mondo è sempre unilaterale. Noi italiani sappiamo sempre tutto, e soprattutto più e prima degli altri. Per poi scoprire che non sappiamo un bel niente di nulla. Complimenti a tutti i "biscottari" del nostro Paese. E sono tanti credeteci. Chi pensava a combine o peggio ancora ai cosiddetti "biscotti" è rimasto deluso ieri dalla vittoria dell’Olanda sulla Romania per due reti a zero. La cosa ha dello straordinario se si pensa che è una vittoria conquistata dalle seconde linee dei Paesi Bassi.
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