(di Simone Franceschin) – In questi giorni si fa un gran parlare della possibilità che Roger Federer abbandoni la sua ventennale affiliazione con Nike, per legarsi ad una nuova azienda di abbigliamento sportivo, che, secondo indiscrezioni, per il momento non confermate, potrebbe essere la giapponese Uniqlo.

Tutto è partito dal giornale svizzero Le Matin, che, per primo, ha scritto del fine relazione tra Federer e Nike, e della mossa di Uniqlo, con l’obiettivo di “accaparrarsi” uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi. Si parla di un’offerta di Uniqlo da 300 milioni di dollari, per un contratto della durata di 10 anni (30 milioni per stagione sportiva). Ad oggi, ancora, niente più che una voce, un rumor appunto.

Ciò che è certo, è che il contratto tra Federer e Nike è scaduto al primo marzo di quest’anno. Lo stesso campione svizzero lo ha confermato a Stoccarda, dove si trovava per disputare il primo torneo dopo non aver preso parte alla stagione sulla terra rossa. Alle domande dei giornalisti riguardo le indiscrezioni suesposte Federer ha risposto: “Sono solo voci, non si può escludere nulla, né che continui con Nike, né la fine della nostra collaborazione, e neppure che passi ad un altro brand.”

Era il lontano 1994 quando Roger, appena tredicenne, firmò il primo contratto con la celeberrima azienda americana. L’ultimo rinnovo era stato firmato nel 2008, un contratto dal valore di 10 milioni di dollari l’anno, accordo ormai scaduto. Negli ultimi tre tornei (Indian Wells, Miami e Stoccarda), Federer è sceso in campo indossando comunque Nike e alcune voci non confermate vogliono che sia Wimbledon, in programma il 2 luglio, il torneo di debutto con il nuovo sponsor.

Ciò che certo fa pensare, è il fatto che Federer tra 10 anni ne compirà 47, inevitabilmente il sipario sta calando sulla carriera dello svizzero, nonostante i tre slam conquistati nell’ultimo anno e mezzo.

Cosa potrebbe spingere un’azienda ad investire così tanto e per un così lungo tempo su un atleta a fine carriera?

Esempi illustri nel passato non mancano. Proprio la Nike è legata a vita a Michael Jordan, il cui marchio personale, Air Jordan, rende l’ex Chicago Bulls, a 15 anni dal ritiro, ancora lo sportivo che guadagna di più da contratti di abbigliamento. Più recentemente anche Lebron James, dominatore della NBA negli ultimi 10 anni, ha firmato un contratto a vita con l’azienda americana.

Perché quindi la multinazionale dello “swoosh” non dovrebbe riservare lo stesso trattamento a quello che è senza dubbio il più celebre esponente che il movimento tennistico internazionale abbia mai avuto? Prendendo in considerazione anche il fatto che Nike possiede il logo personale di Federer, RF, un “cambio di casacca” risulterebbe ancor più traumatico e significherebbe, con ogni probabilità, la rinuncia da parte di Roger ai diritti sull’ormai famosissimo brand.

Sicuramente Nike e Federer stanno trattando da quando, a marzo, è scaduto il contratto. Le voci su Uniqlo (partite da un media svizzero) potrebbero essere altresì una strategia dell’entourage del pluricampione per spingere Nike a rilanciare sulla trattativa in corso. Se le cifre su Uniqlo fossero confermate, però, diventerebbero comprensibili i tentennamenti di Federer, calcolando che ammonterebbero a metà di quanto percepisce annualmente lo svizzero in termini di sponsorizzazioni.

Il test decisivo sarà Wimbledon, potremmo sentire Federer annunciare il rinnovo con Nike o la fine della loro collaborazione, o addirittura vederlo scendere in campo già vestito Uniqlo.