Va avanti in Spagna l’Italhockey “rosa”. Non c’è solo il calcio femminile…
In questa torrida estate non c’è solo il calcio femminile ad andare avanti nei tornei internazionali che contano. Ricordiamo infatti che l’undici del ct Milena Bertolini sarà impegnata in Francia, negli ottavi di finali, con la Cina. Sta crescendo infatti anche la Nazionale femminile di hockey su prato impegnata in Spagna nelle Final dell’Hockey series.
L’Italdonne (17esima del ranking) supera il Galles (27esimo) e giocherà, da seconda del girone B, il “crossover” contro la Bielorussia (terza del girone A) che vale il pass per la semifinale.
Le “Final” delle Hockey Series, in programma in Spagna fino al 27 giugno, mettono in palio due carte per gli spareggi di qualificazione ai Giochi di Tokyo 2020.
Prova di forza dell’Italia (nella foto sotto il presidente della Federhockey italiana, Sergio Mignardi), che a Valencia, nelle Final delle Hockey Series, batte il Galles 4-1 e chiude il girone B al secondo posto, alle spalle del Sudafrica, che in mattinata ha superato la Thailandia 7-0. Reti di Vynhoradova (8′), Bianchi (8′ su corto), Traverso (35′ su corto) e Oviedo (55′).
Domani, domenica 23 giugno, riposo per tutte le squadre; le Azzurre torneranno in campo lunedì alle ore 19 per sfidare la terza dell’altro girone (la Bielorussia) nella gara che dà alla vincente la possibilità di giocarsi la partita più difficile: la semifinale di mercoledì 26 (ore 16:45) che consegna alla vincitrice non solo la qualificazione alla finale, ma soprattutto la certezza di ricevere la carta per gli spareggi olimpici “one-to-one” a Tokyo 2020, contro una delle squadre reduci dalla ProLeague.
Questa la classifica finale del girone B
Sudafrica 7, ITALIA 6, Galles 4, Thailandia 0.
LA PARTITA. Le stesse undici di partenza viste contro Thailandia e Sudafrica per Mister Roberto Carta: Schinoni tra i pali e, in ordine alfabetico, Bianchi, Oviedo, Pacella, Pessina, Ruggieri, Singh, Socino, capitan Tiddi, Traverso e Vynhoradova. Bastano poi 13′ per vedere calcare il campo a tutte le altre: Cesanelli (7′), Vercelli (8′), Laurito (8′), Busechian (9′) Munitis (9′) e Dalla Vittoria (13′).
La prima azione pericolosa è costruita dal Galles, che buca la difesa italiana, porta una giocatrice sola davanti a Schinoni ma, per nostra fortuna, difetta nel controllo. Al 4′ il primo corto italiano: nulla di fatto. All’8 vantaggio Italia: Marina Vynhoradova finalizza un’azione insistita e sigla il suo quarto centro personale nella competizione. Uno-due micidiale dell’Italdonne, che appena un minuto più tardi, sugli sviluppi di un corto, centra il raddoppio con Eugenia Bianchi: d’esperienza il suo tocco in opposizione sottoporta. Nel secondo quarto il Galles non sembra far molto per rientrare in partita ed è anzi l’Italia a farsi pericolosa con una serie di corner corti (sei) che però non producono gli effetti sperati. Al 35′, proprio su corto, l’Italia chiude virtualmente i giochi: drive di Chiara Tiddi sul quale, da schema, Celina Traverso mette il bastone in modo da far alzare la pallina e renderla imparabile per Rose Thomas. Al 47′ il Galles accorcia le distanza con Robinson e dopo 90 secondi va vicino al 2-3 con Richards, che manca di poco l’impatto con la pallina; ma è un momento: l’Italia è padrona del match e va vicina al poker con Ruggieri (54′). E’ solo il preludio al 4-1 finale, che arriva grazia a Lara Oviedo al 55′.
IL TORNEO. A Valencia l’Italia (girone B) incontra mercoledì 19 giugno alle h. 13 la Thailandianumero 28 al mondo, giovedì 20 giugno (h. 19) il Sudafrica (n. 15 e testa di serie n. 2) e sabato 22 giugno alle h. 13 il Galles (n. 27); da lunedì 24 a giovedì 27 largo alle sfide incrociate che determineranno il completamento del torneo: dall’altra parte del tabellone, insieme alla Spagna (7) bronzo mondiale in carica, anche Bielorussia (20), Canada (21) e Namibia (42).
Le “Final” della Hockey Series sono la competizione che, dopo una fase ‘aperta’ (tornei Open, ai quali le azzurre, in forza della propria posizione di ranking, non hanno dovuto partecipare) danno alle prime due classificate la possibilità di giocarsi una carta olimpica, negli spareggi del prossimo anno con le squadre reduci dalla Pro League (competizione riservata alle squadre con la più alta posizione nel ranking mondiale). Ai Giochi, oltre al Giappone (Paese ospitante), vanno di diritto le nazioni vincitrici dei tornei continentali antecedenti i Giochi e le squadre vincitrici (proprio) degli spareggi di qualificazione.
L’Italia Femminile insegue quella qualificazione olimpica mai colta dacché questa disciplina (Mosca 1980) è stata inserita nei Giochi anche per le donne (gli uomini sono invece ‘olimpici’ sin da Londra 1908). Le Azzurre ci sono però andate vicinissime nelle ultime tre edizioni: Pechino 2008 sfuggì nella finale del torneo di qualificazione di Victoria (Canada) contro la Corea del Sud; Londra 2012 (torneo preolimpico) e Rio 2016 (R3 World League) ci furono invece precluse per mano dell’India, in questi anni autentica ‘bestia nera’ dell’Italdonne.
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