Valente (M5S) scrive al MinSport Luca Lotti sul tema della governance
Il deputato ligure Simone Valente (M5S) ha presentato ieri una interpellanza urgente al ministro dello Sport, Luca Lotti (PD) sul tema della democrazia rappresentativa e delle regolarità nelle procedure elettive, nelle settimane che precedono l’elezione del prossimo presidente del CONI (ente pubblico di vigilanza rispetto alle attività svolte dalle FSN), che si terrà a Roma il prossimo 11 maggio 2017. Al momento l’unico candidato è il presidente uscente il 58enne manager romano Giovanni Malagò.
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro per lo Sport – Per sapere – premesso che:
le Federazioni sportive nazionali (FSN) nascono con la specifica funzione di svolgere attività riguardanti l’organizzazione e lo svolgimento di corsi nonché l’organizzazione dell’attività amatoriale e agonistica in manifestazioni e campionati.
Attualmente le federazioni sportive riconosciute dal Coni sono in tutto 45 e tutte devono essere disciplinate da un ordinamento statutario e regolamentare ispirato al principio di rappresentatività e democrazia interna; e tale principio di democrazia deve manifestarsi in particolare in occasione delle procedure di rinnovamento degli incarichi e dei vertici delle federazioni.
La democrazia rappresentativa e la regolarità nelle procedure elettive che portano al rinnovo dei vertici federali rappresentano componenti imprescindibili che dovrebbero essere sempre scevre da meccanismi poco trasparenti o falsati.
Con l’avvento del nuovo quadriennio olimpico 2017/2020 tutte le federazioni sportive hanno avviato le procedure di rinnovo degli organi federali.
Tuttavia, nelle ultime settimane, voci persistenti indicano irregolarità nel sistema di elezione dei presidenti federali; diversi quotidiani a tiratura nazionale infatti riferiscono come alcune associazioni giovanili e società da tempo inattive o, addirittura in casi più gravi, fittizie abbiano partecipato alle procedure di rinnovo delle cariche elettive federali con lo scopo di gonfiare a dismisura il bacino di voti. Sulle modalità di costituzione di queste società o sui fautori di tali azioni fraudolente non esistono al momento informazioni dettagliate né risulta un intervenuto del Coni volto o dirimere questi meccanismi o a invalidare la procedura elettorale.
Tale anomalia è diventata purtroppo una pratica molto comune in seno alle federazioni. Basta citare il caso delle 12 società di pallamano juniores di Marano (in provincia di Napoli) create appositamente per partecipare al sistema di votazione in maniera fittizia e fraudolenta. Stesso fenomeno viene segnalato anche all’interno della Federazione Ciclistica italiana, dove il processo di formazione delle scelte elettorali è stato alterato creando in modo artificioso una serie di associazioni sportive allo scopo di incrementare il bacino elettorale; in questo caso su un numero totale pari a 60 associazioni, 20 risultavano prive di tesserati e le residue 40 non svolgevano di fatto alcuna attività.
Sempre in relazione alle varie irregolarità nelle elezioni, si segnala il caso della “Federazione Italiana Canoa kayak” dove uno dei candidati alla presidenza (l’assessore della regione Lombardia, Antonio Rossi) ha contestato la validità dell’assemblea generale elettiva per presunta violazione dei principi generali in materia elettorale; in questo caso, le schede nulle sono state numerosissime, risultando pertanto decisive nel conteggio del quorum che, quindi, non sarebbe stato raggiunto nella seduta dell’elezione del presidente (Luciano Buonfiglio). Le schede, quindi, sarebbero state inidonee a rappresentare l’espressione di voto per cui l’intera votazione sarebbe nulla in quanto si basa su atti privi di validità.
Queste svariate anomalie del sistema ne impediscono di fatto un sano rinnovamento e costituiscono un evidente segnale di come negli ultimi anni le federazioni che dovrebbero avvicinare il cittadino alla pratica sportiva e alla cultura dello sport sono in realtà diventate dei centri di potere o peggio ancora in alcuni casi spartizioni di cariche tra politici.
All’interno della “Federazione Hockey e Pattinaggio”, ad esempio, si segnala la vicenda di Sabatino Aracu, presidente da oltre 20 anni della federazione (da poco riconfermato), ex deputato di Forza Italia per quattro legislature e condannato in primo grado per tangenti; oppure soggetti che esercitano funzioni apicali nelle federazioni nonostante conflitti d’interesse o incompatibilità espressamente richiamate dagli statuti, come il caso del plurieletto presidente della Federazione Tiro a Volo (FITAV), senatore in carica (Luciano Rossi NCD, nda) e proprietario, tramite altra società, di una parte significativa delle quote della principale azienda produttrice di piattelli.
Giova ricordare, ancora, il caso di chi si ritrova a ricoprire funzioni apicali all’interno di Coni Servizi spa ed ha allo stesso tempo un ruolo di rilievo in una federazione, come l’attuale amministratore delegato di Coni Servizi che per 12 anni è stato presidente della Federazione Badminton e che per effetto di una tempestiva modifica allo statuto avvenuta poco prima delle elezioni presidenziali, è stato nominato presidente emerito della federazione avendo quindi la potestà di svolgere attività di rappresentanza della stessa contestualmente al ruolo di amministratore delegato di Coni Servizi.
Altro caso emblematico concerne la posizione del presidente della Federazione Golf (Franco Chimenti), eletto lo scorso ottobre 2016 per la quinta volta alla guida della federazione e contemporaneamente riveste il ruolo di Presidente di Coni Servizi spa;
circostanze non poco frequenti vedono, infine, esponenti politici ricoprire anche ruoli di presidenti di enti di promozione sportiva, di leghe e di federazioni come il caso del senatore Forza Italia Cosimo Sibilia, da poco eletto alla guida della Lega Nazionale Dilettanti e contemporaneamente presidente del Coni Campania e commissario Figc Campania; o il caso del Sottosegretario all’Economia Paola De Micheli che riveste contemporaneamente il ruolo di Presidente della Lega di Pallavolo Serie A.
Alla luce dei fatti sopra riportati si ritiene indispensabile un intervento volto a sanare queste evidenti difformità e a riportare le federazioni sportive al loro ruolo primario che consiste nella promozione dello sport in tutte le sue forme.
Accurati controlli sono necessari al fine di eliminare gli effetti di questo modus operandi e di contrastare ogni forma di illegalità nello sport-:
in virtù del potere di vigilanza e controllo esercitato dal Governo sul Coni e dal Coni sulle federazioni sportive nazionali in che modo il ministro in indirizzo intende vigilare sull’operato delle federazioni sportive, valutando la legittimità delle deliberazioni assunte e assicurando lo svolgimento di controlli nella gestione finanziaria;
quali misure intende adottare per garantire che gli statuti delle federazioni rispettino i principi di democraticità interna, arginando le anomalie sopra citate che privano le federazioni di adeguata rappresentanza e democrazia;
se non ritiene opportuno stabilire dei limiti al rinnovo dei mandati degli organi del Comitato olimpico nazionale italiano e delle federazioni sportive, limitandoli a due mandati, garantendo così l’effettività del ricambio degli organi direttivi apicali e arginando il rischio di cristallizzazioni nell’assetto gestionale;
quali sono gli intendimenti del ministero in indirizzo in merito alle diffuse situazioni di incompatibilità di cariche e di conflitto di interessi sopra citati.
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