La Coppa America si è mangiata tutta la “torta”. Sembrerebbe questo il risultato finale nei confronti degli eventi “domestici” presenti in altri paesi sempre in ambito velico.
In Italia è partito nei giorni scorsi il Giro d’Italia a Vela (edizione n.18), che negli anni passati aveva visto “Lino Sonego” (molto attivo anche nel calcio) come title-sponsor dell’evento. Collegandosi al portale della manifestazione (www.cinoricci.it/girovela2007) si leggono solo marchi di settore (Plastimar, Naviop, Aux Marine, Marken, Lombardini marine, Gottifredi Maffioli, TackTick Veneziani), conosciuti agli addetti ai lavori, ma non al grande pubblico. Manca tutto l’extra settore.
La Coppa America ha cannibalizzato tutto ciò che vi ruota attorno e a farne, purtroppo, le spese sono stati proprio gli eventi nazionali nei rispettivi paesi. Una logica cinica, visto che la “torta” dei budget è sempre la stessa da anni (anzi, forse, si sta perfino riducendo) e una volta “mangiata” per gli altri non restano che le briciole. Pochi sponsor anche a livello di barche.
L’Emilia-Romagna è sponsorizzato da Marinara (porto di Ravenna), la Sicilia da regione Sicilia e provincia di Catania, la Lombardia da Gottifredi Maffioli e Venziani (partner pure della kermesse), Riva del Garda da Pregis, Cervia da Naviop (partner anche della manifestazione), Parma da Cometal, Lazio da regione Lazio e Castelsanpietroterme da Decathlon e Faenza Industrie grafiche. Totalmente assenti i marchi, per esempio, dell’alimentare (dal lattiero.caseario alle acque minerali come main sponsor), settore trainante in paesi come La Francia o l’Inghilterra. Nella precedente edizione del Giro d’Italia a vela c’erano due team in più e marchi più trasversali come Postel, Elsag, Solvay e Gps Shopping. Quest’anno la Coppa America ha rastrellato tutto, sia in termini di sponsor che di exposure tv. (riproduzione riservata)