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Vela/America’s Cup – La posizione ufficiale di +39 Challenge

Riceviamo e pubblichiamo fedelmente per rispetto della cronaca e del consorzio italiano la posizione del management di +39 challenge.


LA POSIZIONE DI +39 (fonte: ufficio stampa +39 Challenge): Con riferimento all’attenzione che ci hanno riservato alcuni organi di stampa vogliamo precisare che al di là dei tempi di pubblicazione su alcuni fatti già superati o in avanzata fase di risoluzione, è innegabile che la nostra società ha avuto problematiche finanziarie.


Restano però i fatti concreti e positivi nella marcia di avvicinamento alla fase finale della Coppa America 2007. La brillante partecipazione del team alle regate che ha destato più di una sorpresa sui risultati ottenuti, unici per un gruppo che per la prima volta si presentava alla ribalta della Coppa America; il completamento della nuova imbarcazione firmata dallo staff progettuale guidato da Giovanni Ceccarelli; la ripresa degli allenamenti di tutto l’equipaggio che è programmata dalla metà di gennaio; la costante presenza dei componenti del nostro Team alle regate più importanti degli ultimi mesi del 2006, e tra queste ci sono le significative vittorie di Iain Percy alla Jp Morgan e al Match-Race di Lanzarote, il terzo posto di Anthony Nossiter alla Rolex Sydney-Hobart, l’affermazione di Rafa Trujillo nella “Christmas Race” di Palamos.


Durante questo periodo l’Azienda ha così affrontato un processo di ottimizzazione delle risorse dando priorità ai principali aspetti della Sfida rispetto ad altri. E’ altrettanto evidente che molto spesso queste scelte sono state giudicate in modo strumentale da alcuni osservatori per ostacolare la nostra partecipazione sportiva. Ne è conferma la questione relativa alla “Social Security” risulta da tempo affrontata.


Il contenzioso tra un dipendente della società è in via di risoluzione ed è – secondo noi – un fatto marginale per un’Azienda che conta più di 100 dipendenti. A conferma di questa nostra sensazione è il trattamento riservato dalla stampa ad altri team più importanti di noi che si sono trovati in situazioni di sequestro conservativo dei propri beni in occasione di contenziosi. Per questo motivo l’Azienda si riserva di valutare con i propri consulenti le eventuali azioni da intraprendere a salvaguardia dei propri interessi”.


Nota della redazione di Sporteconomy.it: Sarebbe interessante conoscere quali sono questi altri consorzi, che, però, non vengono “identificati” nel comunicato stampa. Per il resto la redazione ha solo riportato un fatto di cronaca uscito su più di un quotidiano in Italia e all’estero. Trattandosi chiaramente di una realtà iscritta alla Coppa America qualsiasi aspetto (positivo o negativo) ha un effetto doppio. E’ il costo, purtroppo, di diventare un soggetto pubblico. E questo bisogna accettarlo sia quando le cose vanno bene, sia nel caso contrario. Il giornalismo, quello serio, è tenuto a raccontare “tutto”, altrimenti si trasforma in una forma di comunicazione addomesticata o ancor peggio markettara.

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Marcel Vulpis

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