Vi sveliamo le medaglie azzurre per Rio2016 o almeno quelle “sognate”
(di Gianni Bondini) – Guai a fare pronostici nello sport, soprattutto se si parla di medaglie olimpiche. Dal presidente del Coni, Giovanni Malagò al vertice della preparazione olimpica (PO), Carlo Mornati e compagnia, se parli dei Giochi di Rio il leit motiv è “no comment“. Anche per scaramanzia. Solo Roberto Fabbricini (ve lo anticipiamo), ha scommesso su 25 medaglie, in una intervista alla rivista della “Scuola dello Sport”, che uscirà a giugno.
Tre medaglie in meno di Londra 2012. Noi siamo meno prudenti. E scommettiamo se fare il bis o andare addirittura oltre.
Ecco i nostri conti, senza specificare il metallo delle medaglie:
Alessia Trost e Gianmarco Tamberi (nell’alto) e Alex Schwazer nella 50 km di marcia (anche se proprio tra i due azzurri FIDAL è scoppiata una forte polemica proprio in queste ore) possono salire sul podio. La scherma, senza fare distinzioni fra le armi e tra maschile e femminile, sei medaglie sono alla portata delle nostre lame. Frank Chamizo, il lottatore cubano e ora neo cittadino italiano è sicuramente da podio. E, ancora, l’arco a squadre ci riserverà una piacevole sorpresa. Così come un paio di medaglie nel tiro. Pugni pesanti quelli degli azzurri e su altre due medaglie ci scommettiamo con piacere.
Canoa almeno una nel K1. Nel ciclismo sogniamo tre allori. e altrettante nel tiro. La nostra vela una medaglia la vince sicuro (o con la romana Giulia Conti o con la residente ad Ostia, Flavia Tartaglini). Senza dimenticarci del nuoto e dei tuffi: Gregorio Paltrinieri (1500 mt), la portabandiera Federica Pellegrini, la staffetta 4×200 metri e la Tania Cagnotto dal trampolino fanno altre tre medaglie più un alloro olimpico nel fondo in acque libere. Due medaglie nel tennis e altrettante negli sport di squadra; pallavolo e pallanuoto. E altre due medaglie nel canottaggio.
Potremmo superare i trenti allori a cinque cerchi. Giovanni Malagò farà gli scongiuri, ci maledirà per la sparata. Ce ne assumiamo la responsabilità e di questi tempi non è poco.
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