"Il Mondiale di pallavolo, conclusosi domenica scorsa con un secco 3-0 del Brasile su Cuba, si è confermato una straordinaria piattaforma di comunicazione per tutte le aziende sponsor e i dati del pubblico confermano la bontà del format live creato nei palazzetti dello sport (sedi delle gare ufficiali)", ha spiegato a Sporteconomy, Mauro Mottini (direttore marketing e commerciale Infront Italia). "Abbiamo svolto, in questi ultimi mesi, il ruolo di “marketing agent” in ben 10 diverse città. In ogni sede è stato allestito un villaggio e un’area ospitalità per gli ospiti delle realtà partner della manifestazione iridata. I dati di riempimento degli impianti e i livelli di share/audience raggiunti durante le trasmissioni RAI ci confortano sul lavoro svolto in questi ultimi mesi in accordo con la FIPAV e il Comitato organlizzatore (senza considerare il coordinamento del lavoro dei 10 comitati locali)".  

Più in generale gli sponsor dell’edizione 2010 del Mondiale di volley (24 settembre/10 ottobre) sono stati: Enel, Tim (durante le gate ufficiali ha utilizzato due comici di "Colorado" per testare un "bazooka" spara magliette tra la folla) e Intesa Sanpaolo (top sponsor); Istituto per il Credito Sportivo, Ina-Assitalia e AAMS (partner istituzionali); Il Corriere dello Sport, Telesia, Tuttosport, Il Tempo, RDS (partner media); Better, Asics, Kinder+Sport e Poste Italiane (official sponsor). A questi sono affiancati i tre main partner della FIVB: Gerflor, Mikasa e Senoh. 

"Un successo mondiale per tutti i soggetti coinvolti nell’operazione". Sintetizza così Mauro Mottini (nella foto), direttore marketing e commerciale di Infront Italia, i risultati ottenuti (non solo in ambito sportivo) dagli organizzatori del Mondiale di volley 2010, tornato nel nostro Paese dopo la bellissima esperienza del 1978.