Volvo alla Winter Marathon 2016
Il driver siciliano, affiancato dal fido navigatore Bruno Perno, ha di fatto sbaragliato la concorrenza infliggendo al termine delle prove oltre 50 punti di distacco al suo più diretto avversario. Poi però, come accaduto anche lo scorso anno, non ha raccolto il primo posto a causa dei coefficienti di correzione legati all’età della vettura utilizzata.
Il risultato ottenuto dalla Scuderia è completato dall’8° posto della P1800 della coppia Massimo e Andrea Zanasi e dal 38° posto della Amazon 122S di Leonardo Fabbri e Vincenzo Bertieri.
La coppia Zanasi-Zanasi con la P1800 ha inoltre ottenuto un eccellente secondo posto nel trofeo Tag-Heuer che si disputa sul laghetto ghiacciato di Madonna di Campiglio.
Gli ottimi piazzamenti ottenuti hanno permesso alla Scuderia Volvo di conquistare la terza posizione assoluta nella classifica scuderie.
La gara di Margiotta-Perno è stata esemplare per determinazione ed efficacia tecnica. Il fondo ghiacciato ha esaltato le doti e la cura del dettaglio di Margiotta che è riuscito a calcolare lo slittamento delle ruote motrici della sua PV544 nelle partenze da fermo a causa del fondo ghiacciato, adattando di conseguenza i suoi passaggi fra le fotocellule senza accumulare penalità. Una sensibilità fuori dal comune che rende Margiotta il pilota più forte nel panorama della Regolarità per auto storiche.
Da segnalare inoltre che un guasto tecnico al cambio della PV544 ha costretto Margiotta ad affrontare tutta la gara senza la 4 marcia, inconveniente al quale il pilota ha ovviato tenendo premuta con la mano la leva del cambio per mantenere innestata la marcia.
Come già accaduto nel 2015, dunque, la prima gara dell’anno ha chiaramente fatto capire che l’accoppiata Scuderia Volvo-Nino Margiotta costituiranno il punto di riferimento per tutti. “È già il secondo anno che vinco sul campo e i coefficienti mi penalizzano”, ha dichiarato Nino Margiotta, “ma è il regolamento; e tutto ciò non toglie la soddisfazione per quanto fatto in gara. Il risultato finale ci fa comunque partire con il piede giusto nel Campionato Grand’Eventi. E per me è sempre un onore rappresentare in modo vincente una realtà importante come la Scuderia Volvo”.
Il terzo posto ottenuto dalla Scuderia Volvo nella speciale classifica conferma la bontà d’insieme della squadra: “Ancora una volta abbiamo reso onore al marchio Volvo attraverso un ottimo comportamento di tutti i componenti della squadra”, ha dichiarato Gianluca Fabbri, Responsabile dell’Attività della Scuderia Volvo. “Ma la vittoria mancata di Margiotta, soprattutto il modo in cui è sfuggita, per poche penalità dopo un dominio totale in gara, ci fa dire che è nostro dovere dare a Nino la possibilità di vincere le corse anche dopo l’applicazione dei coefficienti. E questo sarà il nostro obiettivo per il prosieguo della stagione, per dare a Volvo e a Nino le soddisfazioni che meritano”, ha concluso Fabbri.
La 28^ edizione della Winter Marathon ha visto al via oltre 100 equipaggi. Numerosi i ritiri, a riprova della selettività della gara, che si è confermata tecnica e difficile. E pur senza neve, le temperature estremamente rigide hanno messo a dura prova la resistenza di vetture e piloti.
Registro Italiano Volvo d’Epoca
Il Registro Italiano Volvo d’Epoca riunisce e valorizza le Volvo di interesse storico presenti in Italia e fornisce ai loro proprietari assistenza nei settori più disparati: dal reperimento di ricambi originali all’accesso all’Auto-Motoclub Storico Italiano, per finire con la partecipazione a gare e raduni. Sono oggi quasi 900 gli iscritti al Registro Italiano Volvo d’Epoca. Il Registro Italiano Volvo d’Epoca mantiene anche i contatti con gli altri Club Volvo d’Epoca attivi all’estero.
Attraverso il suo “braccio sportivo”, cioè la Scuderia Volvo affiliata all’ACI/CSAI, il Registro dispone di tre vetture pronte ad essere affidate a piloti di spicco delle gare di regolarità.
Le attività del Registro e della Scuderia sono elemento chiave dell’affermazione del marchio Volvo in prospettiva storica. In tal senso, l’elemento Heritage è dunque fonte di autenticità di ciò che è oggi Volvo.
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