Vulpis (SE.it): Non possiamo perdere un brand del valore del Bari calcio
Quando ho letto, ieri sera, del tentativo fallito di ricapitalizzazione del FC Bari 1908 ho sentito un doppio tuffo al cuore. Sono nato a Roma, ma da due genitori pugliesi (mio padre era di Palo del Colle, mia madre è salentina). Il mio sangue è di questa terra. E il Bari calcio mi ricorda la mia giovinezza. E il richiamo della terra c’è sempre, anche quando si vive e lavora in una metropoli come la Capitale.
La notizia di ieri ha confermato l’uscita (temporanea) del Bari dal calcio professionistico, ma anche (purtroppo) il depauperamento di un brand sportivo di grande profilo, un simbolo del football italiano, un’eccellenza non solo della Puglia, ma anche dell’intero Mezzogiorno.
E’ per questa ragione che, come agenzia giornalistica, ci mettiamo a disposizione (gratuitamente) del presidente del nuovo Bari calcio (in attesa di conoscerne il nome e il profilo economico), perché questo club deve essere aiutato proprio nella sua rinascita, non solo da coloro che vivono a Bari (e sono vicini a questo club), ma anche e soprattutto da chi ha sangue “pugliese” che scorre nelle vene. Tutti dobbiamo dare una mano e i pugliesi che vivono a Bari e fuori da questo territorio devono fare quadrato attorno alla squadra.
Sono orgogliosamente figlio di questa terra e tutto quello che potremo fare a livello di comunicazione e marketing a supporto de #LaBari lo faremo con piacere. Sia a titolo personale, sia come agenzia giornalistica, saremo sempre al fianco di questa squadra, che merita, in tempi non biblici, di tornare nel calcio professionistico italiano”. – ha dichiarato Marcel Vulpis – giornalista economico e direttore agenzia stampa Sporteconomy.
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