Vulpis (Sporteconomy): Calcio, stadi, Lotito e lite CONI-FIN
Parliamo di economia legata ad uno degli asset strategici dell’Italia, il calcio italiano è ben lontano dai canoni medi dei più grandi club europei. Ad influire pesantemente, oltre alle strutture vetuste di parecchi impianti da gioco, anche il caro prezzi, che allontana la gente dagli stadi. Come valuta tutto questo? “Per la qualità ed il livello obsoleto degli stadi, dovrebbero essere i presidenti a pagare i tifosi e non i tifosi a pagare i biglietti. Basta girare per vedere quanto sono brutti e vecchi gli stadi italiani, sono inadatti ad ospitare uno spettacolo come il calcio. Erano vecchi già nel ‘90, figuriamoci oggi. Il sistema italiano non è mai stato capace di rigenerarsi. Tutto è stato finalizzato all’acquisto dei calciatori, mai c’è stato un intervento strutturale per creare un asset che fosse la casa dei tifosi. Il calcio dovrebbe far divertire chi lo va a vedere. Il tifoso dovrebbe essere felice, nonostante la spesa. Dovrebbe poter portare i figli allo stadio, mangiare bene, essere in sicurezza e magari poter parcheggiare senza problemi. Al momento non è realizzabile niente di tutto ciò”.
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