Vulpis (Sporteconomy) incontra Giachetti (PD): Si recuperi Flaminio e focus sulla visione di scenario della prossima Roma
L’intervento del direttore dell’agenzia Sporteconomy nel percorso di candidatura di Roberto Giachetti (parlamentare PD), in vista della scadenza delle “Primarie” del prossimo 6 marzo (si voterà in città dalle ore 8 alle 22). In un momento di incontro pomeridiano con i cittadini,nel XV municipio (si sviluppa da ponte Milvio a Cesano).
“Lo sport è un tema strategico per la città di Roma, non deve essere, nel presente/futuro, uno strumento di mero consenso politico, ma di sviluppo per Roma Capitale in diversi ambiti.
È importante anche riportare l’attenzione sul tema dell’impiantistica sportiva. Ad esempio, lo stadio Flaminio (da troppo tempo abbandonato in modo indecoroso, ndr) avrebbe bisogno di interventi che da 6 milioni di ero sono arrivati a oltre 15 in meno di 12 mesi. Dobbiamo riflettere sul senso di responsabilità di chi viene chiamato a gestire la cosa pubblica. Questi 9 milioni di euro finiti nel cestino potevano per esempio essere utilizzati per altri servizi della città, e invece sono stati bruciati sull’altare del degrado (in questo caso “sportivo”).
Invito il candidato alle primarie Roberto Giachetti a segnare sul suo bloc-notes, tra i termini chiave: “Visione di Scenario, a breve – medio – lungo termine”. Vogliamo capire l’orizzonte temporale dei governi locali e centrali. Anche noi come cittadini dobbiamo dare una mano, sviluppare un senso di comunità, supportato da un forte intervento da parte del Governo. Se fossi il sindaco andrei a cercare finanziamenti dall’estero, perché è importante far ripartire gli investimenti nel nostro Paese. Serve uno shock a Roma, come nel Dopoguerra quando l’Italia ripartì grazie soprattutto agli aiuti del Piano Marshall. Dobbiamo attrarre investitori privati ed istituzionali, fondi sovrani nazionali. Questa è la sfida che chiediamo di compiere a Giachetti, che, se diventerà sindaco come ci auguriamo, dovrà portare avanti una politica sempre a testa alta, come il regista di una squadra di calcio”.
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