Non c’è pace in “casa” Yonghong Li, neo presidente dell’AC Milan, che, dopo mesi dal suo ingresso nella proprietà del club rossonero, è già al lavoro per cercare di “ristrutturare” il debito da 180 milioni di euro stipulato con l’hedge fund americano Elliott, che scadrà ad ottobre 2018 (circa 18 mesi). Un prestito che è stato strategico per definire il closing di acquisto del club.

Secondo quanto riportato dal Sole24Ore negli ultimi giorni, Li starebbe già parlando con Goldman Sachs e Bofa Merrill Lynch, due tra le più importanti banche d’affari mondiali. Tecnicamente l’operazione stretta con il fondo Elliott è avvenuta attraverso la holding Rossoneri Lussemburgo. Lo stesso fondo Elliott in un momento successivo  ha concesso tramite due bond, altri 123 milioni di euro al Milan. In totale 303 milioni di euro di prestito-ponte. Secondo Marco Fassone, ad di AC Milan, questi prestiti potrebbero essere ristrutturati già per i primi mesi del 2018. Come, però, lo stesso dirigente rossonero ha dichiarato al quotidiano inglese “The Guardian”: “…Nello scenario peggiore, ad ottobre 2018, il proprietario del Milan diventerà Elliott”.+

Uno scenario anticipato dall’agenzia Sporteconomy sin dalle prime settimane del nuovo corso cinese.